Cosa si aspetta la Chiesa dai media?

Secondo l’ex Presidente della Conferenza dei Vescovi cattolici degli Stati Uniti

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CITTÀ DEL VATICANO, lunedì, 28 febbraio 2005 (ZENIT.org).- L’ex Presidente della Conferenza episcopale degli Stati Uniti, monsignor Wilton D. Gregory, ha affermato lo scorso venerdì a Roma che “soprattutto, la Chiesa e i media devono considerarsi reciprocamente come colleghi, piuttosto che come avversari, nell’obiettivo di servire e migliorare la società”.

Monsignor Gregory, nuovo Arcivescovo di Pontificio Istituto Liturgico dell’Ateneo Sant’Anselmo di Roma, ha chiesto ai media di non trascurare la scelta di chi deve farsi portavoce della Chiesa: “I media, da parte loro, devono anche cercare autorità ecclesiastiche adeguate come portavoce della Chiesa, sia universalmente che localmente”.

“Nei casi in cui sorgano tensioni inevitabili, queste devono essere risolte attraverso un dialogo trasparente, franco e diretto”, ha asserito l’Arcivescovo, il quale ha scritto molto su comunicazione, pena di morte ed eutanasia.

“Come membri della Chiesa dobbiamo anche essere consapevoli del fatto che quando manchiamo di partecipare al lavoro dei mezzi di comunicazione, nell’ambito delle nostre comunità, creiamo inevitabilmente un vuoto che solitamente viene colmato da persone che non hanno quella conoscenza e quella autorità tali da renderli idonei rappresentanti della Chiesa”, ha esortato Gregory.

Wilton D. Gregory ha affermato che “la Chiesa si aspetta dai media di prendere parte al progresso della società umana e di progredire nella solidarietà sia per gli individui sia per le nazioni”.

“La Chiesa si aspetta che i media facciano tutto ciò che è in loro potere per migliorare la condizione umana, moralmente, economicamente, politicamente e artisticamente”, ha aggiunto.

La verità deve guidare il lavoro dei mezzi di comunicazione, ha suggerito: “I media devono avere una passione per la ricerca della verità. E la verità non riguarda solo i fatti, ma anche le circostanze che circondano la realtà fattuale”.

“La Chiesa si aspetta dai media di essere onesti, fondati su sani principi ed equilibrati, nel portare avanti la propria missione”, ha concluso.

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ZENIT Staff

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