MILANO, giovedì, 17 febbraio 2005 (ZENIT.org).- Di fornte alle “serie” condizioni di salute in cui si trova il loro fondatore, monsignor Luigi Giussani, alcuni esponenti di Comunione e Liberazione hanno chiesto di poter pregare per lui.
In un comunicato giunto alla redazione di ZENIT e inviato dalla sede milanese di questo movimento ecclesiale ai suoi membri, si fa appello a “tutti a dire il Rosario per don Giussani che è in condizioni di salute serie a causa di una polmonite, pur di fronte a qualche risposta positiva ai farmaci”.
Il testo, inviato a nome della presidenza del movimento, è stato firmanto da don Julián Carrón.
Il fondatore di Comunione e Liberazione è stato colpito qualche giorno fa da polmonite ed è ora curato nella sua abitazione di Milano. I medici che lo seguono non fanno previsioni sui tempi di recupero.
Monsignor Giussani è nato nel 1922 a Desio, un paese nei dintorni di Milano.
Comunione e Liberazione è un movimento ecclesiale il cui scopo è l’educazione cristiana matura dei propri aderenti e la collaborazione alla missione della Chiesa in tutti gli ambiti della società contemporanea.
Il movimento è nato in Italia nel 1954 quando don Luigi Giussani diede vita, a partire dal Liceo classico “Berchet” di Milano, a un’iniziativa di presenza cristiana chiamata Gioventù Studentesca (GS).
La sigla attuale, Comunione e Liberazione (CL), compare per la prima volta nel 1969. Essa sintetizza la convinzione che l’avvenimento cristiano, vissuto nella comunione, è il fondamento dell’autentica liberazione dell’uomo.
Attualmente Comunione e Liberazione è presente in circa settanta Paesi in tutti i continenti.