CITTÀ DEL VATICANO, lunedì, 28 febbraio 2005 (ZENIT.org).- L’ex Presidente della Conferenza episcopale degli Stati Uniti, monsignor Wilton D. Gregory, ha affermato lo scorso venerdì a Roma che “soprattutto, la Chiesa e i media devono considerarsi reciprocamente come colleghi, piuttosto che come avversari, nell’obiettivo di servire e migliorare la società”.

Monsignor Gregory, nuovo Arcivescovo di Atlanta, ha indicato durante un Simposio organizzato dal Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali (24-25 febbraio 2005) che “visto il ruolo straordinario svolto dai mezzi di comunicazione nel mondo di oggi, la Chiesa deve collaborare attivamente con questi mezzi che sono una potente fonte di informazione e di influenza”.

L’Arcivescovo, originario di Chicago, ha affermato che “sebbene possano sorgere momenti di tensione, di incomprensione e di visioni divergenti, con determinati elementi dei media, la Chiesa non può scegliere di ignorare o di non mettere a frutto l’importante servizio offerto al pubblico da tali istituzioni”.

Il prelato afro-americano, laureato in liturgia presso il Pontificio Istituto Liturgico dell’Ateneo Sant'Anselmo di Roma, ha chiesto ai media di non trascurare la scelta di chi deve farsi portavoce della Chiesa: “I media, da parte loro, devono anche cercare autorità ecclesiastiche adeguate come portavoce della Chiesa, sia universalmente che localmente”.

“Nei casi in cui sorgano tensioni inevitabili, queste devono essere risolte attraverso un dialogo trasparente, franco e diretto”, ha asserito l’Arcivescovo, il quale ha scritto molto su comunicazione, pena di morte ed eutanasia.

“Come membri della Chiesa dobbiamo anche essere consapevoli del fatto che quando manchiamo di partecipare al lavoro dei mezzi di comunicazione, nell’ambito delle nostre comunità, creiamo inevitabilmente un vuoto che solitamente viene colmato da persone che non hanno quella conoscenza e quella autorità tali da renderli idonei rappresentanti della Chiesa”, ha esortato Gregory.

Wilton D. Gregory ha affermato che “la Chiesa si aspetta dai media di prendere parte al progresso della società umana e di progredire nella solidarietà sia per gli individui sia per le nazioni”.

“La Chiesa si aspetta che i media facciano tutto ciò che è in loro potere per migliorare la condizione umana, moralmente, economicamente, politicamente e artisticamente”, ha aggiunto.

La verità deve guidare il lavoro dei mezzi di comunicazione, ha suggerito: “I media devono avere una passione per la ricerca della verità. E la verità non riguarda solo i fatti, ma anche le circostanze che circondano la realtà fattuale”.

“La Chiesa si aspetta dai media di essere onesti, fondati su sani principi ed equilibrati, nel portare avanti la propria missione”, ha concluso.

Brasile: Sorocaba si prepara per la “Familyfest 2005”

SAN PAOLO, venerdì, 25 febbraio 2005 (ZENIT.org).- Il Movimento dei Focolari/Movimento Famiglie Nuove si prepara a realizzare sabato 16 aprile la “Familyfest 2005” – definita un multicongresso internazionale rivolto a tutte le famiglie del mondo e che prevede anche una trasmissione via satellite, che farà interagire sei grandi città unite in un unico evento, con il coordinamento di Roma attraverso la rete televisiva statale italiana RAI.