Uno stile cristiano di presenza anche nel mondo digitale

Padre Tasca dell’Ordine Francescano Frati Minori Conventuali invita a cogliere le enormi opportunità offerte dai nuovi media per ampliare le frontiere dell’evangelizzazione

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di padre Marco Tasca

CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 14 ottobre 2012 (ZENIT.org) – Riportiamo di seguito l’intervento del Rev. P. Marco Tasca, Ministro Generale dell’Ordine Francescano Frati Minori Conventuali, alla Nona Congregazione Generale del Sinodo dei Vescovi (13 ottobre 2012).

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Come sesto scenario da leggere e decifrare da parte di questo Sinodo (dopo quello culturale, del fenomeno migratorio, economico, politico, della ricerca scientifica e tecnologica), i nn. 59-62 dell’Instrurnentum Laboris indicano quello comunicativo.
Qui non ci si limita a prendere atto della massiccia diffusione e pervasività dei media, ma del fatto che oggi viviamo in una vera e propria cultura massmediatizzata.

Oggi la maggior parte degli uomini e delle donne organizzano con riferimento ai media (si pensi a Internet e smartphone) la propria vita lavorativa e affettiva, ricreativa e relazionale. Eppure, i media rappresentano senza dubbio alcuno una grande opportunità.

“Nei mezzi della comunicazione – scrive il Beato Giovanni Paolo II – la Chiesa trova un sostegno prezioso per diffondere il Vangelo … Essa li impiega volentieri per fornire informazioni su se stessa e dilatare i confini dell’evangelizzazione, della catechesi e della formazione e ne considera l’utilizzo come una risposta al comando del Signore: “Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura” (Mc 16, 15)” (Lettera Apostolica, Il rapido sviluppo, 24 gennaio 2005, n. 7).

Si tratta di scoprire che “esiste uno stile cristiano di presenza anche nel mondo digitale” (Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI per la XLV Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, Verità, annuncio e autenticità di vita nell’era digitale, 24 gennaio 2011), che oggi deve sempre più caratterizzarsi come proposta di un profilo identitario (anche digitale) coerente e insieme accogliente.

La Nuova Evangelizzazione è questione di nuove relazioni a partire dalle quali è poi possibile veicolare l’annuncio esplicito di Gesù Cristo come unico e universale salvatore. Se il mondo dei media è per definizione massificante, la prospettiva cristiana che deve operare in essi è quella che conduce a cogliere la persona nella sua singolarità, nel suo essere destinataria della rivelazione di Dio. Dobbiamo dunque gioire delle molte opportunità che le nuove frontiere dello scenario comunicativo ci offrono.

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ZENIT Staff

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