Tra libertà e responsabilità: una società di opportunità e giustizia

“Chancengerechte Gesellschaft”: un documento della Conferenza Episcopale Tedesca che merita attenzione

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di Giovanni Patriarca

ROMA, giovedì, 27 settembre 2012 (ZENIT.org) – E’ passato, ormai, più di un anno da una pubblicazione della Commissione per le Questioni Sociali della Conferenza Episcopale Tedesca che tanti spunti di riflessione ha dato alla società civile e ha contribuito a vivacizzare il dibattito nell’alveo della Dottrina Sociale della Chiesa.

Questo documento dal titolo significativo “Chancengerechte Gesellschaft. Leitbild fuer eine freiheitliche Ordnung” (Società giusta nelle opportunità. Modello per un ordine di libertà) non ha avuto affatto la dovuta pubblicità in Italia ed è passato quasi inosservato.

Merita, senza dubbio, di essere conosciuto per alcuni passaggi in cui alla puntuale analisi critica della situazione contemporanea si risponde non soltanto con un’ approfondita esegesi storica ma con un positivo impegno per il miglioramento delle relazioni comunitarie, sociali ed economiche.

Se la libertà è la parola fascinazione (Faszinationswort) della modernità non si può fraintenderla assolutizzandola o privandola di ogni riferimento morale poiché la sua dinamica progressiva si esaurirebbe senza una riflessività verso l’altro. Questo aspetto è particolarmente significativo in una società pluralista che rispetta e riconosce tante nuove forme di interpretazione della realtà. Senza dubbio, comunque, la “libertà responsabile” diviene il minimo comun divisore per lo sviluppo integrale della personalità e il rispetto delle norme basilari della convivenza civile.

Tale responsabilità si esprime in tre livelli: responsabilità personale, responsabilità verso la comunità, responsabilità sociale. Il principio di solidarietà si esercita gradualmente sia nel rispetto di se stessi sia nel successivo dialogo costruttivo con la propria “ristretta” comunità e, quindi, con la società intera. Si vede in questo passaggio una sussidiarietà ordinata e rispettosa dei legami consolidati con un’apertura alle diverse nuove o possibili prospettive.

Nell’incontro propositivo tra sussidiarietà, responsabilità e solidarietà si offre, in primo luogo, una serie di opportunità che l’individuo-persona è chiamato a cogliere attraverso l’impegno quotidiano, la condivisione dei compiti e il rispetto delle regole.

Una società aperta alle opportunità è una comunità proiettata verso il futuro in cui devono essere garantiti il miglioramento degli standards educativi con interventi volti a rimuovere gli eventuali impedimenti all’accesso nell’ottica dell’inclusione e dell’integrazione, il rispetto di fondamentali regole nelle relazioni di lavoro con la difesa dell’universo delle nuove professionalità e la garanzia di progetti per il reinserimento e la riqualificazione dei disoccupati nonché una maggiore attenzione alle “prospettive generazionali” in una società caratterizzata da alti tassi di invecchiamento e bassa natalità.

A questi aspetti si lega, inoltre, la necessità di rafforzare un tessuto sociale integrato e aperto in un contesto di storica presenza migratoria in cui le diverse tradizioni culturali e religiose sono chiamate a convivere nel rispetto reciproco, nella tolleranza e nella collaborazione attiva. 

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Il documento del 27 giugno 2011 si può consultare gratuitamente online nel sito della Conferenza Episcopale Tedesca (DBK):ttp://www.dbk.de/fileadmin/redaktion/diverse_downloads/presse/KO_034.pdf

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ZENIT Staff

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