Rita Sberna

Rita Sberna: “Non puoi essere cristiano, se non sei devoto a Maria”

La testimonianza della giovane blogger: una vita cambiata da un Incontro a Medjugorje

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È diventata nota negli ultimi anni grazie al suo blog e alle sue rubriche radiofoniche, dove spiccano interviste a personaggi noti – spesso del mondo dello spettacolo – improvvisamente infiammati dalla fede cristiana. Si occupa di comunicazione a livello professionale ma forse la sua è una vera e propria vocazione.
Nella vita di Rita Sberna, 27enne siciliana di San Cataldo (Cl), trapiantata a Roma, il vero punto di partenza è stato un pellegrinaggio a Medjugorje, compiuto sette anni fa. Da allora la sua devozione mariana non ha fatto che crescere, divenendo per lei determinante nel lavoro, nel matrimonio e in tutte le scelte del quotidiano. Con una convinzione inscalfibile: l’amore per Maria porta a Gesù e la Madre di Dio è inseparabile da Suo Figlio.
A ZENIT, Rita ha raccontato il suo sorprendente percorso di fede.
Sei sempre stata una devota mariana?
Devo dire che da bambina non comprendevo molto la figura di Maria. Ho iniziato ad innamorarmi della Madre di Dio, intorno ai 15-16. Fu una cosa graduale: prima lessi dei libri su di Lei, poi nel 2009 andai a Medjugorje. Da allora instaurai con Lei un rapporto davvero filiale. Capii che non si può essere cristiani se non si è mariani: Maria è colei che ci porta a Gesù. Maria è diventata una figura fondamentale nella mia vita: quando devo prendere una scelta o fare qualcosa di importante, prego sempre la Madonna. Non rinuncio più dalla preghiera del Rosario. È diventata la mia guida e la mia ancora di salvezza.
Anche il tuo lavoro nel mondo della comunicazione è in qualche modo ispirato a Maria?
Ho iniziato a dedicarmi alla comunicazione, proprio dopo quel primo pellegrinaggio. Cercavano persone che facessero volontariato in una radio del mio paese. Tornando da Medjugorje mi era capitato di dare una testimonianza radiofonica. In seguito mi chiesero di fare un programma per promuovere questa radio, allora pensai proprio a quella testimonianza. Nacque così Testimonianze di fede. Grazie anche a una ispirazione avuta dalla Madonna, ho cercato di dare la stessa possibilità che avevano dato a me: fare testimoniare gli altri la propria esperienza di fede e il proprio rapporto con Dio e con Maria, a Medjugorje, a Lourdes o in qualsiasi altro posto. La mia trasmissione l’ho poi continuata a Radio fra le note, la radio di don Roberto Fiscer. Quando poi ho incontrato Stefano – che sarebbe poi diventato mio marito – ho aperto con lui dei blog di evangelizzazione: un modo per arrivare a divulgare a più persone possibili la preghiera a Maria e, in generale, tutto ciò che riguarda la Chiesa Cattolica. Anche in questa mia attività c’è una forte ispirazione mariana, tanto è vero che quasi tutti i miei post sono mariani.
Ci sono anche molte storie di conversione tra le tue interviste…
Quando c’è una conversione, c’è quasi sempre la mano di Maria. Lei è nostra Madre, quindi, quello che fa è condurre i propri figli a Gesù. In tutte quelle testimonianze ho sempre ascoltato storie in cui è sempre stata la Madonna a chiamare queste persone alla conversione, quindi in chiesa e ai sacramenti, lungo la via per Gesù. Molte storie sono legate a Medjugorje, Lourdes o Fatima, ma abbiamo anche molte storie di conversione avvenute altrove, ovunque la Madonna si è fatta portavoce di questo amore. Sono talmente tante queste storie ed ognuna unica nel suo genere, che credo non riuscirei a menzionarne una in particolare, perché Dio si è manifestato nella vita di ognuna di queste persone, in maniera unica e diversa al tempo stesso.
Ti sei sposata esattamente un mese fa: quanto ha inciso Maria nel tuo cammino verso il sacramento del matrimonio?
Nel nostro fidanzamento, c’è stato un segno forte della Madonna, che anche il sacerdote ha raccontato davanti a tutti nell’omelia il giorno del matrimonio. Io e Stefano stavamo andando a prenotare la data delle nozze ma il locale che avevamo scelto per il ricevimento, in tutte le date di settembre, era completamente occupato. Dovevamo poi scegliere la chiesa e, prima di recarci dal sacerdote, avevamo avuto una discussione, al punto che si era insinuato un dubbio dentro di me: “sto facendo la cosa giusta? Sto correndo troppo? Forse devo aspettare?”. Ormai, però, eravamo davanti casa del sacerdote, quindi io – come faccio di solito – mi sono rivolta alla Madonna e le ho detto: “Vedi, ormai sono qui, davanti al sacerdote, sto per scegliere una data, dimmi tu se sto correndo troppo, dammi un segno, fammi capire quello che devo fare…”. Fissammo quindi il 10 settembre 2016 ma già sapevamo che in quella data, il ristorante non era disponibile. Intanto dissi alla Madonna: “Se per il ristorante si libera una data che coincide con quella della chiesa, sarò sicura che è la cosa giusta ma se non dovessero coincidere, forse è meglio che aspetto”. Mentre scendevo le scale, uscendo dalla casa del sacerdote, mi arriva una telefonata del ristorante che mi conferma: “Si è liberata una data, è il 10 settembre…”. Molti direbbero che è una coincidenza, per me è stata una vera e propria dio-incidenza, una risposta della Madonna. E così, il 10 settembre di quest’anno, ci siamo sposati.
Come trascorrerai il Giubileo mariano?
Andrò a messa, dirò il mio rosario quotidiano, cercando di raccogliermi in preghiera. In questi giorni mi sono preparata anche con la meditazione del Vangelo. Non mi recherò in un santuario mariano ma nella chiesa del mio paese, in Sicilia, dove si trova anche il mio direttore spirituale che ci ha sposati. Credo che andrò da lui: è un sacerdote molto mariano e ‘medjugorjano’. Sono sicuro che farà una bella omelia, incentrata proprio su Maria.
C’è infine un messaggio che vuoi dare ai tuoi lettori e ai lettori di Zenit, in questa occasione giubilare?
A chi ci legge, specie a chi è credente ma poco devoto a Maria, suggerisco di riscoprire la Madre di Gesù, che ci chiama alla conversione e lo fa tutti i giorni con ognuno di noi. Se preghiamo la Madonna, non facciamo certo un torto a Gesù. Maria e Gesù non possono essere in competizione: Lei è la Madre di Dio e Gesù è il figlio di Dio. Suggerisco quindi di accogliere come madre la figura della Madonna, perché è fondamentale per ogni cristiano, è una guida che ci accompagna verso suo Figlio. Ci consiglia e ci guida nel nostro cammino di fede che non è sempre facile, anzi, è sempre pieno di tentazioni, di ostacoli e di prove. Lei ci aiuta a non perdere la strada.
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Per approfondimenti:
http://www.ritasberna.it/
http://www.cristianitoday.it/
 

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Luca Marcolivio

Roma, Italia Laurea in Scienze Politiche. Diploma di Specializzazione in Giornalismo. La Provincia Pavese. Radiocor - Il Sole 24 Ore. Il Giornale di Ostia. Ostia Oggi. Ostia Città (direttore). Eur Oggi. Messa e Meditazione. Sacerdos. Destra Italiana. Corrispondenza Romana. Radici Cristiane. Agenzia Sanitaria Italiana. L'Ottimista (direttore). Santini da Collezione (Hachette). I Santini della Madonna di Lourdes (McKay). Contro Garibaldi. Quello che a scuola non vi hanno raccontato (Vallecchi).

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