Piccoli progetti per affrontare la crisi insieme

L’iniziativa “L’Europa Abbraccia l’Africa” si prefigge di creare un rapporto virtuoso tra imprese italiane e sviluppo del continente nero

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Molte volte si pensa che la crisi possa risolversi con opportune manovre fiscali o riforme legislative, ma è ormai un dato di fatto che questa situazione non sia soltanto qualcosa di strettamente economico o sociale, ma sia una questione valoriale. Su questa convinzione si basa la Campagna europea Vinciamo la crisi con Uno di Noi e L’Europa abbraccia l’Africa, promossa congiuntamente dal Comitato di Collegamento di Cattolici per una Civiltà dell’Amore,Movimento per la Vita e Movimenti Cristiani in Europa.

“Con varie strade, con piccoli progetti, possiamo insieme superare la crisi e costruire un futuro per tutti”, si legge nel comunicato stampa divulgato dalle associazioni coinvolte che, grazie al patrocinio del Segretariato Sociale della Rai, dal 20 al 26 gennaio 2014 avranno spazio in televisione per promuovere la campagna.

Uno di noi è la ben nota campagna a difesa dei diritti dell’embrione umano che ha riscosso successo nei mesi scorsi in tutta Europa. A questa si aggiunge l’iniziativa L’Europa abbraccia l’Africa, partita nel 2011, che si occupa di creare un rapporto stretto di collaborazione tra imprese italiane e africane con finalità di formazione e trasmissione di competenze.

L’obiettivo generale del progetto è quello di promuovere lo sviluppo socio-economico integrato e sostenibile. In particolare una delle scommesse è quella di aiutare le popolazioni africane a raggiungere un sufficiente grado di autosviluppo in termini di lavoro e microimprese locali, istruzione, formazione ed organizzazione sociale. Per far questo l’altro punto di questa iniziativa è il coinvolgimento delle piccole e medie imprese europee che possono accrescere illoro livello di sviluppo e internazionalizzazione e contribuire alla riduzione della disoccupazione in Europa, assumendo nuovo personale specializzato che si occupi di fornire know how, tecnologie e formazione del personale locale.

1000 nuove imprese è il traguardo che ci si pone: sembra un progetto ambizioso ma pare aver trovato risposta nelle istituzioni europee. Il 13 giugno 2013 è stato inviato alla Commissione europea un “Piano di proposta” per poter ricevere finanziamenti comunitari.Questo appello, firmato da Civiltà dell’Amore, OFS Italia, ACLI, FLAEI-CISL e Movimento per la vita, e inviato alla Commissione Europea, ha ricevuto una lettera di accoglimento da parte del presidente José Manuel Barroso. In seguito a ciò è stato individuato nella strategia “Europa 2020” (Fondo Europeo per lo Sviluppo) il contesto entro il quale il progetto può essere realizzato. Un grosso passo è stato fatto, si spera che non rimanga solo carta.

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Giuliano Cattabriga

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