La Missione di Pace del patriarca Cirillo

In Siria il capo della Chiesa Ortodossa russa lancia un appello a favore dei cristiani in Medio Oriente

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di Anita S. Bourdin

ROMA, mercoledì, 16 novembre 2011 (ZENIT.org) – Nel corso della sua “missione di pace” in Siria, il patriarca di Mosca e di Tutte le Russie, Cirillo I, ha lanciato un appello a favore dei cristiani in Medio Oriente, un’iniziativa segnalata dalla Radio Vaticana.

Il patriarca ha visitato infatti dal 12 al 15 novembre la Siria e il Libano, due Nazioni che ospitano la Chiesa ortodossa d’Antiochia, una delle più antiche del mondo. Nel  corso di questa visita pastorale, il capo della Chiesa ortodossa russa ha incontrato il clero ortodosso locale, ha visitato i più importanti santuari ortodossi della regione, ha parlato con i suoi connazionali e ha incontrato i leader politici e religiosi libanesi e siriani.

Durante la celebrazione della liturgia nella cattedrale dell’Assunzione a Damasco, in Siria, assieme al patriarca greco-ortodosso d’Antiochia, Ignazio, il patriarca russo ha lanciato un appello al dialogo fra le varie Chiese e tra cristiani e musulmani in Medio Oriente. Cirillo ha pregato poi per “la pace e la prosperità” della Siria e la “salvaguardia dei buoni rapporti tra cristiani e musulmani”.

Secondo quanto riferito dal sito The Voice of Russia (15 novembre), al suo arrivo in Siria il patriarca ha rivolto le seguenti parole alla comunità ortodossa locale: “Che Dio salvi il vosto Paese da una sanguinosa rivoluzione e guerra civile. Noi russi, sappiamo fin troppo bene che cosa una guerra civile comporti. Nel XX secolo, la Russia ha sperimentato una guerra fratricida tra i sostenitori e gli oppositori del regime bolscevico. Le conseguenze sono state disastrose”.

Il patriarca ha poi aggiunto: “Preghiamo che non accada una rivoluzione in Siria, ma preghiamo anche affinché la vita qui diventi più democratica. Questo è l’unico modo per rendere felice la gente”.

I due patriarchi hanno visitato anche una mostra dedicata ai rapporti tra le loro Chiese ed hanno partecipato alla presentazione della traduzione araba del libro del patriarca Cirillo, Libertà e responsabilità.

Il portavoce del Patriarcato di Mosca, padre Vladimir Vigilianski, ha spiegato che il viaggio del patriarca era una forma di “missione di pace” in Medio Oriente, per chiedere il dialogo tra le parti coinvolte nel conflitto e favorire la “restaurazione della stabilità politica”, soprattutto in Siria.

In Siria, il patriarca ha incontrato anche il presidente Bashar al-Assad, al quale ha chiesto la “promozione del dialogo” per porre fine allo spargimento di sangue nel Paese, e il primo ministro Adel Safar. “Da persone di fede – così ha detto Cirillo al premier – siamo convinti che le parti coinvolte debbano trovare la forza di mettere fine agli scontri” (AsiaNews, 16 e 14 novembre).  

Da parte sua, il premier Safar ha assicurato che il suo governo lavora per soddisfare le esigenze di giustizia del popolo e ha lodato la posizione “equilibrata” della Russia nella crisi in Siria.

Il patriarca Cirillo è partito poi per la capitale libanese Beirut per incontrare i capi della comunità cristiana, tra cui il metropolita ortodosso Ilias e il patriarca maronita Béchara Rai.

Di recente, il patriarcato di Mosca aveva espresso preoccupazione per la situazione delle minoranze cristiane in Medio Oriente, dove l’instabilità sociale e politica è in continua crescita.

“L’esempio di Iraq, Egitto e degli altri paesi che stanno sperimentando la ‘primavera araba’ dimostra che le minoranze, soprattutto quelle cristiane, sono le prime a soffrire”, ha detto ancora il portavoce del patriarcato, padre Vigilianski.

[Traduzione dal francese a cura di Paul De Maeyer]

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ZENIT Staff

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