La Green Economy tra sostenibilità e solidarietà

Domani alla Lateranense una giornata di studi internazionalistica

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ROMA, mercoledì, 28 marzo 2012 (ZENIT.org) – Riflettere sull’ambiente guardando alla prossima Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile che si terrà a Rio de Janeiro il prossimo giugno. È questo il senso di La Green Economy tra sostenibilità e solidarietà, giornata di studi internazionalistica che si svolgerà presso l’Aula Paolo VI della Pontificia Università Lateranense domani 29 marzo dalle 9.30.

Aprirà i lavori, monsignor Ettore Balestrero, Sottosegretario per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato.

Organizzata dall’Institutum Utriusque Iuris dell’Ateneo Lateranense, su iniziativa della Cattedra di Diritto Internazionale, l’evento intende indagare il tema della salvaguardia del creato anche attraverso i principi e gli insegnamenti della Dottrina Sociale della Chiesa.

«Il rapporto uomo-ambiente-economia – sottolinea il Rettore dell’Ateneo, monsignor Enrico dal Covolo – presenta aspetti complessi, di fronte ai quali la coscienza cristiana è chiamata a provocare anzitutto un chiarimento di principio e un’assunzione di responsabilità».

«Attraverso cinque prospettive (filosofica, teologica, sociologica, economica e istituzional-giuridica), – spiega Vincenzo Buonomo, ordinario di Diritto internazionale presso la Lateranense – si vuol puntare a una lettura globale del concetto di ecologia avendo come finalità ultima la centralità della persona in vista delle decisioni politico-giuridiche che verranno adottate dagli Stati nella prossima Conferenza Rio+20. Esse hanno come filo conduttore il tema dello sviluppo sostenibile. Decisioni che riguarderanno in particolare – aggiunge Buonomo – il clima, le risorse biogenetiche, la tutela delle foreste e altri aspetti della tematica ambientale avendo presente l’esclusivo apporto della Santa Sede che, già nella Conferenza di Rio del 1992, si concretizzò ispirando il Principio 1 della Dichiarazione finale che ne seguì: “L’uomo è al centro delle preoccupazioni dello sviluppo sostenibile”».

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ZENIT Staff

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