La Caritas in prima linea per aiutare il nascente Sud Sudan

ROMA, martedì, 14 giugno 2011 (ZENIT.org).- In vista della nascita dello Stato del Sud Sudan, prevista per il 9 luglio, la Caritas mira a fornire a 100.000 persone acqua, cibo, alloggio, assistenza sanitaria e istruzione.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Il Sud Sudan diventerà indipendente dopo decenni di conflitto, malgoverno e disastri naturali. La popolazione della Nazione emergente affronta una notevole scarsità di risorse fondamentali, visto che il Paese manca di infrastrutture ed è afflitto da povertà e sottosviluppo.

Attualmente, un terzo dei bambini è sottopeso, più un terzo non riesce a sopravvivere al quinto compleanno, metà della popolazione vive in estrema povertà e solo il 36% è alfabetizzato. Una ragazza del Sud Sudan ha più possibilità di morire di parto che di terminare l’istruzione primaria.

I membri Caritas lavoreranno in partnership con la Chiesa cattolica locale in un programma congiunto da 5,7 milioni di euro che durerà fino al luglio 2012. Ci si concentrerà sulla fornitura di acqua, servizi sanitari, assistenza medica e strutture educative, cibo e alloggi.

La Caritas lavorerà con quanti tornano nelle proprie case, gli sfollati interni e altre fasce di popolazione vulnerabile. La gestione dei progetti sarà poi trasferita alla popolazione locale, perché se ne occupi in futuro.

Il rappresentante per il Sudan del Catholic Relief Services (uno dei membri Caritas negli Stati Uniti), Darren Hercyk, ha affermato che “gli abitanti del Sud Sudan hanno un’opportunità storica di gettarsi alle spalle anni di conflitto. La Caritas ha lavorato fianco a fianco con loro per decenni e condividiamo le loro speranze e la loro gioia per il futuro della nuova Nazione”.

“Ci uniremo a loro per costruire un Paese in cui sia garantito l’accesso alle risorse di base, come acqua pulita, assistenza sanitaria, istruzione e sicurezza al momento del parto”, ha aggiunto.

La Caritas sosterrà anche lo sviluppo di un sistema di allerta attraverso il Sudan Catholic Radio Network (SCRN) per ridurre l’impatto di disastri futuri.

Il programma aumenterà poi la capacità dei partner locali e nazionali perché possano portare avanti il lavoro con un minimo sostegno da parte della confederazione Caritas.

Ciò includerà la formazione dello staff degli uffici sudanesi della Caritas a livello nazionale e diocesano (Caritas Sudan era nota formalmente come Sudan Aid) per lo sviluppo dei programmi e la riduzione dei disastri futuri. I membri internazionali Caritas che operano in Sud Sudan continueranno il processo di gemellaggio con gli uffici diocesani locali.

La Caritas sostiene inoltre le iniziative di peacebuilding dei Vescovi sudanesi, come una campagna internazionale di preghiera e un’iniziativa per piantare alberi in ogni Diocesi del Sud Sudan.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione