Il popolo cristiano protagonista del Meeting di Rimini

La conoscenza è sempre un avvenimento, tema del prossimo incontro

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RIMINI, domenica, 31 agosto 2008 (ZENIT.org).- Si è conclusa sabato 30 agosto, con un grande successo di pubblico e una vasta schiera di testimoni della carità, la ventinovesima edizione del Meeting di Rimini.

Per descrivere il clima dell’incontro, nel corso della conferenza stampa conclusiva Emilia Guarnieri, presidente della Fondazione, ha riportato il commento di Salih Osman, premio Sacharov 2007: “Mi sono accorto che a voi della vostra religione la vita degli altri interessa veramente”. 

“Ha ragione”, ha sottolineato la Guarnieri. “Vorrei dire ancora di più – ha aggiunto -: a noi interessa la diversità degli altri”, perché come diceva don Giussani “è proprio l’incontro con la diversità degli altri che ci fa andare a fondo di ciò che siamo e ci permette di sperimentare in continuo questo abbraccio con gli altri senza il quale la vita morirebbe”. 

Il presidente del Meeting ha commentato che, insieme alle innumerevoli testimonianze di eroismo e carità cristiana, ancora una volta il protagonista assoluto dell’incontro è stato il popolo che lo ha organizzato e che vi ha partecipato in modo appassionato.

4.000 volontari e 700.000 presenze sono il segno tangibile della presenza del popolo cristiano. 

“Siamo contenti che dirigenti di cultura socialcomunista abbiano osservato che il Meeting è più bello del festival dell’Unità – ha osservato la Guarnieri -, ma il Meeting è una cosa diversa, perché questa non nasce dalla politica”.

“Si tratta di una esperienza vissuta” con “una passione reale condivisa e praticata per la propria vita e per la vita degli altri”, ha ribadito il presidente. 

La Guarnieri ha raccontato che il Meeting è nato negli anni Ottanta da cosiddetti “senza patria”, “gente alla ricerca di verità, spinta dal bisogno di comunicare”

Il presidente della Fondazione ha poi spiegato il significato del tema scelto per la prossima edizione, “La conoscenza è sempre un avvenimento”. 

“La conoscenza è l’atto fondamentale che la persona compie nel suo rapporto con la realtà”, ha precisato la Guarnieri, aggiungendo che “qualunque gesto che un bambino fa è in funzione della conoscenza. E’ quindi la conoscenza il primo atto che connota la persona umana”.

“La parola Avvenimento è una parola grande e larga – ha concluso -, ma avremo modo di approfondirla nel prossimo Meeting”.

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ZENIT Staff

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