Il Libano, un esempio di convivenza

L’ex premier Siniora ricevuto in Vaticano da monsignor Mamberti

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CITTA’ DEL VATICANO, martedì, 15 novembre 2011 (ZENIT.org) – L’ex primo ministro libanese Fouad Siniora è stato ricevuto ieri in Vaticano da monsignor Dominique Mamberti, segretario della Santa Sede per i rapporti con gli Stati. Interpellato dalla Radio Vaticana in lingua francese, Mamberti ha sottolineato “il messaggio di convivenza incarnato dal Libano”.

Siniora è giunto in Vaticano accompagnato dall’ex ministro Tarek Mitri, cristiano greco-ortodosso, e da Mohammed Sammak, segretario generale del Comitato nazionale per il dialogo islamo-cristiano, docente universitario e scrittore.

Secondo un comunicato diffuso dallo staff di Siniora, l’incontro ha toccato la situazione in Libano e in tutta la regione. Secondo quanto riferisce Radio Vaticana, l’ex premier libanese ha insistito sull’importanza del Libano che incarna una formula di coesistenza islamo-cristiana e la sua importanza in quanto modello democratico.

L’ex capo del governo libanese ha evocato la lotta che porta i libanesi a preservare l’indipendenza del loro paese, dal 2005, soprattutto all’indomani dell’assassinio di Rafic Hariri e dei suoi compagni, e degli eventi seguiti a quella tragedia.

Siniora ha anche manifestato la propria “posizione favorevole alla primavera araba che promette dei cambiamenti nell’ambito della regione araba in vista dell’instaurazione di regimi democratici e del riconoscimento dei diritti dell’uomo”.

Da parte sua monsignor Mamberti ha insistito sul messaggio di convivenza trasmesso dal Libano, assicurando l’appoggio del Vaticano alla singolare formula libanese, insistendo sull’importanza degli sviluppi di cui testimonia il mondo arabo, sempre secondo Radio Vaticana.

Il mondo arabo è attraversato da alcuni mesi da un ampio movimento che ha portato, in certi paesi, alla caduta dei regimi in piazza. Questi movimenti sono stati accolti quasi sempre con simpatia nel resto del mondo. Poi è seguita una fase di inquietudine, soprattutto dopo la vittoria del partito islamico Ennahda in Tunisia e dopo l’annuncio da parte del presidente del CNT dell’adozione in Libia della sharia come legge fondamentale.

“La primavera araba produrrà effetti perversi?”, si domanda la radio della Santa Sede che ha trasmesso la registrazione di un’intervista rilasciata a Romilda Ferraro da Tarek Mitri, in passato più volte ministro in Libano in cui si è parlato di ambiente, di cultura e di informazione. In essa Mirtri ha messo in guarda contro “la paura, cattiva consigliera”.

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ZENIT Staff

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