Europarlamento: conferenza Comece su maternità surrogata e dignità umana

La Commissione degli Episcopati europei presenta oggi un documento su utero in affitto, traffico esseri umani e sfruttamento donne

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Si svolge oggi pomeriggio, presso il Parlamento Europeo di Bruxelles, unaConferenza sulla maternità surrogata e la dignità umana organizzata dalla Comece, la Commissione degli Episcopati della Comunità Europea, in collaborazione con il Gruppo di lavoro sulla bioetica e la dignità umana del gruppo PPE al Parlamento Europeo.

Per l’occasione, la Comece presenta un apposito documento che sarà illustrato dal gesuita Patrick Verspieren del Centro Sèvres. Seguirà un momento di approfondimento dedicato al tema della traffico di esseri umani e in particolare sullo sfruttamento delle donne a cui spesso è legata la pratica della maternità surrogata.

Ad aprire il dibattito saranno il presidente del gruppo di lavoro Miroslav Mikolasik e il segretario generale della Comece padre Patrick Daly, il quale, ai microfoni della Radio Vaticana, ha spiegato che la Conferenza sarà “un’occasione per il gruppo di riflessione sulla bioetica della Comece, composto da esperti nominati delegati dalle Conferenze episcopali dell’Unione Europea, di riflettere su diverse questioni di bioetica e di ricerca medica”.

L’obiettivo è di “presentare un’opinione da loro formulata, nell’arco di un anno, al Parlamento, nel contesto abbastanza limitato dell’Unione Europea e della sua legislazione, anch’essa limitata, sulla questione della maternità surrogata”. Nell’Unione Europea, a parte Regno Unito e Grecia dove questa pratica è legale, “la stragrande maggioranza dei Paesi o è contraria a questa pratica o non ha una posizione ben definita”, ha riferito Daly.

In questo momento, ha soggiunto, “nella legislazione dei Paesi membri c’è una certa ambivalenza e la proposizione rappresenta totalmente la posizione della Chiesa cattolica. Direi che offre un’opinione sobria, ma con grande forza dell’argomento razionale ed analitico di una questione molto complicata, che suscita anche grande emozioni”.

Da parte sua la Chiesa “ha tanti motivi” per dire no all’utero in affitto, ha sottolineato il segretario di Comece. Anzitutto “perché c’è una strumentalizzazione della donna”, e poi “perché è contro tutti i principi dei diritti fondamentali umani”.

Secondo Daly, l’argomento nel rapporto della Commissione degli Episcopati della Comunità Europea, “è presentato in modo molto razionale e convince non soltanto i cattolici, ma tutti coloro che lo leggeranno”.

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ZENIT Staff

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