Due sacerdoti cinesi arrestati; timore per un possibile nuovo arresto del Vescovo Zhiguo

SHENZHEN, lunedì, 2 ottobre 2006 (ZENIT.org).- Il vicario generale della diocesi di Wenzhou (nella provincia cinese orientale di Zhejiang) – padre Shao Zhoumin – e il cancelliere della stessa diocesi – padre Jiang Sunian – sono stati arrestati il 25 settembre scorso a Shenzhen, nella provincia meridionale di Guangdong. Non si sa dove siano.

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Quattro giorni dopo, un comunicato stampa della The Cardinal Kung Foundation – che dalla sua sede di Stamford, negli Stati Uniti, lavora per la libertà religiosa in Cina – ha dato notizia dell’arresto dei sacerdoti cattolici.

L’arresto è avvenuto quando i due sacedoti stavano tornando da una serie di visite a varie città europee, inclusa Roma.

Erano arrivati a Shenzhen verso le 16.00 (ora locale) e tre ore dopo sono stati arrestati dalla polizia in casa di un amico. Non si sa dove siano stati trasferiti, ha avvertito la Fondazione.

Probabilmente sono stati privati dei libri e delle fotografie che avevano portato dall’Europa. Non sono state date motivazioni per l’arresto.

Il Governo cinese permette la pratica religiosa nel Paese solo con personale riconosciuto e in luoghi registrati presso l’Ufficio per gli Affari Religiosi e sotto il controllo dell’“Associazione Patriottica” (AP), il cui statuto mira alla creazione di una Chiesa nazionale slegata dalla Santa Sede.

Da ciò deriva la differenza tra una Chiesa “ufficiale” o “patriottica” e quella “non ufficiale” o “clandestina”, formata dai fedeli che cercano di sottrarsi a questo controllo per obbedire direttamente al Papa.

I due sacerdoti di Wenzhou sono “clandestini”. Entrambi sono stati arrestati il 27 ottobre 2005, dopo aver concelebrato una Messa con altri sacerdoti per chiudere l’Anno dell’Eucaristia convocato da Giovanni Paolo II.

Padre Shao Zhoumin era stato arrestato anche nel 1999, e poi liberato.

Lo stesso anno, padre Jiang Sunian era stato arrestato per aver pubblicato libri di canti; è stato condannato a sei anni di prigione e a una multa equivalente a 32.000 dollari statunitensi. E’ stato rilasciato nel 2003.

Facendosi eco di questa allerta della Fondazione Cardinale Kung, l’agenzia del Pontificio Istituto Missioni Estere “AsiaNews.it” ricorda che il Vescovo della diocesi di Wenzhou, monsignor James Lin Xili, è stato arrestato nel settembre 1999 ed è ancora confinato nella cattedrale della Chiesa “ufficiale” senza libertà di movimento; le sue condizioni di salute sono precarie.

Fonti dell’agenzia del PIME avvertono anche della vera causa del rilascio di monsignor Julius Jia Zhiguo, Vescovo di Zheng Ding, nella provincia dell’Hebei.

E’ stata la paura del Governo che i fedeli organizzassero “manifestazioni popolari” per la sua liberazione durante la festa nazionale del 1° ottobre. Le stesse fonti avvertono che, molto probabilmente, “finita la festa, mons. Jia verrà arrestato di nuovo”.

Consacrato Vescovo nel 1980, monsignor Julius Jia Zhiguo ha 72 anni; ha trascorso quasi tutto il suo ministero episcopale agli arresti domiciliari e una ventina d’anni in prigione. Nella sua casa assiste circa cento orfani handicappati.

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ZENIT Staff

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