"Difendete l'identità della Università Notre Dame da chi vuole diluirla"

Il Papa riceve il Consiglio direttivo dell’Ateneo dell’Indiana ed esorta a proseguire nell’impegno di “discepolato missionario” che deve caratterizzare ogni università cattolica

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Fin dal 1842, anno della sua fondazione per opera di padre Edward Sorin, membro della Congregazione della Santa Croce, l’Università Notre Dame è stata uno dei capisaldi dell’educazione religiosa negli Stati Uniti. Un impegno che l’Ateneo ora perpetua in Italia con l’apertura di una nuova sede a Roma. 

Per l’occasione Papa Francesco ha ricevuto, questa mattina, in udienza una delegazione del Consiglio direttivo dell’istituzione accademica, che ha accolto lodando subito il “notevole contributo” che l’Università ha dato negli anni alla Chiesa americana, “con il suo impegno nell’educazione religiosa dei giovani e nell’insegnamento di un sapere ispirato dalla fiducia nell’armonia tra fede e ragione nel perseguimento della verità e della rettitudine”.

L’apertura della nuova sede a Roma sarà quindi per molti giovani studenti italiani una occasione – ha osservato Francesco – di venire in contatto “con l’unicità delle ricchezze storiche, culturali e spirituali della Città Eterna”, e di aprire le loro menti e i loro cuori “alla mirabile continuità tra la fede dei santi Pietro e Paolo, quella dei confessori e martiri di ogni epoca, e la fede cattolica trasmessa loro nelle famiglie, nelle scuole e nelle parrocchie.

“L’ispirazione che ha guidato padre Edward Sorin e i primi religiosi della Congregazione della Santa Croce” nell’istituire l’Università “rimane centrale”, ha poi sottolineato il Pontefice. Soprattutto “nelle mutate circostanze del XXI secolo, per l’identità che contraddistingue l’Università e il suo servizio alla Chiesa e alla società americana”. Un servizio che deve tradursi in quel “discepolato missionario”, che – ha rimarcato il Santo Padre – “ha bisogno di rendersi evidente nella vita delle persone e nel lavoro di ciascuna istituzione ecclesiale”. In particolar modo nelle università cattoliche, le quali – ha soggiunto – “per loro stessa natura, sono impegnate a mostrare l’armonia tra fede e ragione e a mettere in evidenza la rilevanza del messaggio cristiano per una vita umana vissuta in pienezza ed autenticità”.

Per questo, “è essenziale una coraggiosa testimonianza delle università cattoliche nei confronti dell’insegnamento morale della Chiesa e della difesa della libertà di sostenere tali insegnamenti, in quanto proclamati con autorità dal magistero dei Pastori, precisamente nelle e attraverso le istituzioni formative della Chiesa”.

L’auspicio di Bergoglio è dunque che l’Università Notre Dame “continui ad offrire la sua indispensabile ed inequivocabile testimonianza a questo aspetto della sua fondamentale identità cattolica, specialmente di fronte ai tentativi, da qualsiasi parte essi provengano, di diluirla”. “E questo è importante”, ha concluso, “l’identità propria, come è stata voluta dall’inizio. Difenderla, conservarla, farla andare avanti!”. (S.C.)

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ZENIT Staff

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