Pope Francis and patriarch Bartolomeo

PHOTO.VA - OSSERVATORIO ROMANO

Bartolomeo dottore in "Cultura dell'Unità" dalla università Sophia

Oggi la cerimonia a Loppiano, cittadella dei Focolari dove ha sede l’Istituto fondato da Chiara Lubich. Presenti 1400 rappresentanti del Patriarcato di Costantinopoli e delle Chiese ortodosse

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Circa 1400 persone hanno preso parte oggi alla cerimonia di conferimento del dottorato h.c. in Cultura dell’unità a Sua Santità Bartolomeo I nell’Auditorium di Loppiano, cittadella dei Focolari dove ha sede l’Istituto Universitario Sophia. Presenti delegazioni e personalità provenienti da diversi paesi d’Europa e Medio Oriente e di varie Chiese: del Patriarcato ecumenico e di altre Chiese ortodosse, copti, anglicani, luterani, riformati, valdesi, avventisti, cattolici. 

“Accettiamo con profonda emozione questo onore, che vogliamo estendere a tutta la nostra Chiesa martire di Costantinopoli, il Patriarcato Ecumenico, che presiede nella carità la sinfonia di tutte le Sante Chiese Ortodosse”. Così il Patriarca ha iniziato il suo intervento alla cerimonia. “Questo onore è ancora maggiore per le parole inviateci per questa occasione dal nostro amato Fratello, il Vescovo della Antica Roma, Papa Francesco. Lo ringraziamo di cuore”, ha aggiunto in riferimento al messaggio di Papa Francesco, letto dal card. Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze.

In esso il Papa rivolge un particolare ricordo “all’amato fratello Bartolomeo”, rallegrandosi per la presente iniziativa che “oltre a costituire un doveroso riconoscimento per il suo impegno nella promozione della cultura dell’unità, contribuisce favorevolmente al cammino comune delle nostre Chiese verso la piena e visibile unità, alla quale tendiamo con dedizione e perseveranza”. All’Istituto Universitario Sophia, Francesco auspica che “seguendo il carisma proprio del Movimento dei Focolari e aperto all’azione dello Spirito, continui a essere un luogo d’incontro e di dialogo tra culture e religioni diverse”.

Nel suo saluto al Patriarca Bartolomeo, Maria Voce ha messo invece in rilievo come “la sua sollecitudine per le Chiese sorelle, unita alla cura della preziosa tradizione teologico-spirituale dell’Oriente cristiano e all’impegno per il Sinodo pan-ortodosso, e i suoi ripetuti incontri con i Papi negli scorsi decenni, hanno tessuto una rete sempre più fitta di rapporti che spiegano l’attuale sovente esplicito riconoscimento da parte di Papa Francesco della profonda reciproca amicizia e condivisione di intenti… Il dialogo è la nostra comune priorità”.

Da parte sua il preside Piero Coda ha affermato: “Ammiriamo in Lei e nel processo di sinodale discernimento, presenza e azione in cui è ingaggiata la Chiesa ortodossa nel mondo grazie alla Sua personale e autorevole regia d’amore, l’inedito e meraviglioso fiorire – in sintonia con le istanze più profonde dell’oggi e come balsamo di risanamento e di nuovo vigore dispensato sulle tante ferite che piagano il corpo della nostra umanità – di quella bimillenaria tradizione liturgica, mistica, teologica, estetica, sociale, ecologica che è stata fedelmente trasmessa e si è arricchita lungo i secoli, con inestimabile fecondità, attraverso la vita e la creatività dei nostri fratelli e delle nostre sorelle dell’Oriente cristiano”.

Per l’occasione Bartolomeo ha poi regalato una lectio magistralis di grandi orizzonti, nella quale è penetrato nella prospettiva a lui tanto cara della unità nella diversità. “Il carisma dell’unità non si infrange nella diversità in quanto santificata, vivificata dall’aspetto relazionale Trinitario, in cui è innescato – ha detto -. La Diversità non è azione antagonista, ma è fruizione della salvezza operata nella relazione teandrica delle due nature, unite ma non confuse. Percepire il principio della diversità come ricchezza, diviene possibilità di comprendere e possibilità di essere compresi, ricapitolati in Cristo. La prospettiva che dobbiamo offrire al mondo perché creda e si salvi, è quella di formare una cultura di unità nella diversità”.

A Loppiano si è vissuta, quindi, una giornata con il sapore della storia. Il rapporto spirituale che da quasi cinquant’anni lega il Patriarcato di Costantinopoli e il Movimento dei Focolari, è stato rinsaldato da questo dottorato che lo ha rilanciato verso nuove prospettive di dialogo a livello culturale e accademico.

 

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ZENIT Staff

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