Daily meditation on the Gospel

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La scaltrezza materna

Meditazione della Parola di Dio di Giovedì 9 Febbraio – Feria della V settimana del T.O.

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Lettura
Gesù guida i suoi discepoli ad avere una mentalità aperta: lo fa pian piano, attraverso l’annuncio della parola e degli esempi molto espliciti, dando loro il tempo di assimilare e di comprendere. Con la moltiplicazione dei pani, li ha abituati alla condivisione; con il discorso della purità, li ha invitati ad avere un cuore libero ed aperto a relazioni autentiche. Con l’episodio di oggi, l’incontro con la donna pagana, invita ad uscire dallo schema rigido della esclusività della salvezza, riservata al popolo dell’alleanza, e a considerare tutti gli uomini come possibili beneficiari della misericordia divina.
Meditazione
Da ciò che l’evangelista ci racconta, notiamo subito che è Gesù stesso a recarsi in territorio pagano. Egli evita il riconoscimento esclusivo da parte dei “suoi” e va in territorio straniero. Marco ci rivela che nonostante il Maestro si trovi in una regione estranea, la sua fama lo precede: vi è un passaparola tra coloro che sono alla ricerca di una possibilità di incontro, di una relazione libera dai vincoli di una tradizione che crea separazione e non possibilità di incontrarsi e riconoscersi come uomini e creature davanti a Dio; e Gesù non evita tale possibilità, anzi, la crea. Una donna cananea si avvicina al Maestro e chiede aiuto per sua figlia, che è ammalata. La richiesta rivela ciò che anima questa donna, la spinta che le permette di superare le problematiche che derivano dall’essere straniera e pagana: essa sa che in Gesù vi è la possibilità di vita per sua figlia, e osa vedere là dove altri sono ciechi. Il desiderio di salvezza la rende tenace, sorda ad un apparente rifiuto: «Lascia prima che si sazino i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». Ma lei ha il coraggio di replicare: «Signore, anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli». Questa madre non si arrende, perché crede davvero di poter ottenere, perciò, con umiltà ma fermamente, osa continuare a chiedere. La replica della donna riprende le stesse parole di Gesù e si fa scaltra: accoglie la Parola che le viene data e ne fa possibilità di salvezza. Essa si riconosce nella parola, ma si apre alla misericordia divina, percepita come dono e possibilità offerta: «Signore, anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli». Ancora una volta, l’evangelista ci porta a considerare la grandezza e l’unicità della predilezione del Padre in Cristo per tutti gli uomini, e ad uscire dalla logica del “recinto dei nostri”.
Preghiera
Signore, rendi forte la mia fede, e tenace la mia preghiera. Donami il coraggio di confidare sempre più nel tuo amore. Libera la mia mente da ogni pregiudizio e fammi essere uno strumento della tua carità.
Agire
Non sarò sordo alle richieste d’aiuto che oggi mi si presentano.
Meditazione del giorno a cura di don Donatello Camilli, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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