Nuove vocazioni sacerdotali, risultato degli sforzi di collaborazione

I Vescovi USA lanciano una web di promozione vocazionale

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WASHINGTON, D.C., giovedì, 22 aprile 2010 (ZENIT.org).- Uno studio sui candidati all’ordinazione sacerdotale di quest’anno mostra che le vocazioni sono il risultato della collaborazione tra clero, famiglie e tutto il Popolo di Dio.

La Conferenza Episcopale degli Stati Uniti ha reso nota il 16 aprile un’inchiesta su “The Class of 2010: Survey of Ordinands to the Priesthood” (“La classe del 2010: inchiesta sui candidati al sacerdozio”).

Si tratta di un progetto di ricerca annuale commissionato dalla Conferenza Episcopale e realizzato dal Centro di Ricerca Applicata all’Apostolato dell’Università di Georgetown.

“La maggior parte di coloro che saranno ordinati è stata cattolica dalla nascita”, spiega il presidente della Commissione per il clero, la vita consacrata e le vocazioni della Conferenza Episcopale, il Cardinale Sean O’Malley di Boston.

“Quattro su cinque dicono che i loro genitori sono cattolici; quasi otto su dieci sono stati esortati da un presbitero a prendere in considerazione la vita sacerdotale”.

“Ciò rivela la funzione essenziale che l’insieme della Chiesa deve svolgere nella promozione delle vocazioni”, ha affermato.

Il Cardinale ha sottolineato che quasi tre quarti della classe di quest’anno dicono di essere stati chierichetti, lettori, ministri dell’Eucaristia o di aver svolto un altro ministero parrocchiale.

“Una tendenza rilevante evidente in questo studio è l’importanza di una formazione permanente e di un impegno nella fede cattolica”, ha segnalato.

Il 92% dei candidati ha avuto un lavoro a tempo pieno – soprattutto nell’ambito dell’istruzione – prima di entrare in seminario.

Tre candidati su cinque hanno completato gli studi universitari prima di entrare in seminario, e uno su cinque ha conseguito anche un titolo post lauream.

Un terzo di loro è entrato in seminario quando era all’università. In media, dicono di aver preso in considerazione la vocazione religiosa quando avevano 18 anni.

Famiglia

Il più giovane che verrà ordinato quest’anno ha 25 anni, e undici di loro ne hanno 65 o più.

Il 37% dei candidati ha un parente sacerdote o religioso.

Due terzi segnalano che prima di entrare in seminario recitavano regolarmente il rosario e partecipavano alle adorazioni eucaristiche.

La maggior parte di loro ha più di due fratelli, e il 24% ne ha cinque o più.

Il 70% è caucasico/europeo/americano/bianco, mentre il 13% è ispanico/latino e il 10% asiatico o delle isole del Pacifico.

Quasi un terzo della classe è nato fuori dagli Stati Uniti, soprattutto in Messico, Colombia, Filippine, Polonia e Vietnam.

La ricerca è stata inviata a 440 candidati al sacerdozio ed è stata restituita da 291 uomini che verranno ordinati sacerdoti diocesani e da 48 appartenenti a Ordini religiosi.

La Conferenza Episcopale ha pubblicato tutto il rapporto sulla sua pagina web, così come una nuova web dedicata alla promozione delle vocazioni.

L’episcopato lancerà la nuova web questa domenica, 25 aprile, Domenica del Buon Pastore e Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni.

Contiene risorse per aiutare uomini e donne a discernere la propria vocazione, e anche materiale per genitori, educatori e promotori vocazionali.

La nuova web per le vocazioni è disponibile su www.ForYourVocation.org

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ZENIT Staff

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