ROMA, lunedì, 31 maggio 2010 (ZENIT.org).- Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), l’associazione caritativa internazionale che aiuta i cristiani perseguitati e sofferenti, finanzierà la ristrutturazione di un centro pastorale a Skopje, considerato uno strumento importante per raggiungere la vicina comunità cristiana.
L’ufficio britannico dell’organizzazione ha infatti annunciato il proprio sostegno all’iniziativa, particolarmente importante in un Paese come la Macedonia in cui un terzo dei due milioni di abitanti è disoccupato.
Il centro pastorale richiede urgentemente un impianto di riscaldamento, visto che le temperature invernali toccano non di rado i -15°C.
Monsignor Antun Cirimotic, direttore del centro, costruito nel 1983, ha detto ad ACS che i lavori sono necessari visto che non sono mai stati effettuati in precedenza.
Il Vescovo Kiro Stojanov di Skopje ha sottolineato come i macedoni apprezzino l’operato della Chiesa cattolica, particolarmente attiva nell’azione sociale. Tra le altre cose, gestisce numerose mense per i poveri, orfanotrofi e ospedali.
“La gente ci rispetta – ha dichiarato il presule –. Essendo molto dispersi, siamo visibili ovunque. Abbiamo molte vocazioni, anche se siamo una piccola Chiesa”.
Le sfide da affrontare sono davvero numerose, a cominciare dal fatto che ci sono appena 18 sacerdoti per un totale di 20.000 cattolici.
ACS è attiva anche nella vicina Albania, dove la Chiesa continua a crescere dopo il crollo del comunismo, anche se non le sono ancora state restituite tutte le proprietà di cui il Governo comunista si era impossessato.
Anche nella Diocesi di Shkodre, l’associazione sta finanziando la ristrutturazione di un centro pastorale, che rappresenterà un importante passo avanti per la Chiesa della regione.