CITTA’ DEL VATICANO, venerdì, 12 novembre 2010 (ZENIT.org).- La Santa Sede ha diffuso questo venerdì un comunicato per l’inizio della Visita Apostolica in Irlanda dopo gli scandali per gli abusi sessuali commessi da alcuni membri del clero del Paese.
Il documento vaticano ricorda che il 19 marzo scorso, dopo un incontro con i presuli irlandesi, Papa Benedetto XVI ha inviato una Lettera ai cattolici d’Irlanda, esprimendo profondo dolore per gli abusi e per come sono stati affrontati in passato.
Il Pontefice annunciava anche una Visita Apostolica ad alcune Diocesi, ai seminari e agli istituti religiosi, per “aiutare la Chiesa locale nel suo cammino di rinnovamento”.
La Visita, spiega il testo diffuso questo venerdì dalla Santa Sede, “verificherà se i rapporti reciprocamente esistenti fra le varie componenti della Chiesa locale, i seminari e le comunità religiose siano tali da sostenerle nel cammino di profondo rinnovamento spirituale già perseguito dalla Chiesa in Irlanda”.
“Ha anche l’obiettivo di verificare l’efficacia delle procedure seguite al presente nel rispondere ai casi di abuso e delle forme di assistenza attualmente offerte alle vittime”.
“La Visita non sarà un’indagine circa casi individuali di abuso, né un processo per giudicare eventi del passato”, né “interferirà in alcun modo con l’ordinaria attività delle autorità giudiziarie, né con l’attività delle Commissioni di inchiesta stabilite dal Parlamento irlandese” o “con il lavoro di qualsiasi autorità legislativa che abbia competenza nel campo della prevenzione dell’abuso sui minori”.
Allo stesso modo, “non intende sostituirsi alla legittima autorità dei Vescovi locali o dei Superiori Religiosi, che mantengono la propria responsabilità nella gestione dei casi di abuso”.
Visita alle Arcidiocesi metropolitane
I Visitatori delle quattro Arcidiocesi Metropolitane d’Irlanda saranno il Cardinale Cormac Murphy-O’Connor, per Armagh; il Cardinale Seán P. O’Malley, O.F.M. Cap., per Dublino; monsignor Thomas C. Collins per Cashel and Emly; monsignor Terrence T. Prendergast, S.J., per Tuam.
“Si renderanno disponibili ad incontrare quanti sono stati profondamente feriti da abusi e vogliono essere incontrati ed ascoltati, iniziando dalle vittime stesse e dalle loro famiglie”, che “saranno ricevuti nella stessa maniera paterna con cui il Santo Padre, Papa Benedetto XVI, in più occasioni ha ricevuto e ascoltato quanti hanno subito il terribile crimine di abuso”.
I Visitatori verificheranno come stanno funzionando le linee guida del documento “Safeguarding Children, Standards and Guidance Document for the Catholic Church in Ireland”, commissionato e prodotto nel febbraio 2009 dal Consiglio Nazionale per la Salvaguardia dei Minori nella Chiesa Cattolica, e in che modo possano essere meglio applicate e migliorate.
“Se possibile, si raccomanda che ciascuna Arcidiocesi, facendo propri i sentimenti di penitenza espressi dal Santo Padre nella sua Lettera, organizzi una celebrazione penitenziale o qualche altro raduno simile, alla presenza del Visitatore, con l’approvazione dell’Ordinario del luogo”, sottolinea il testo.
“Al fine di facilitare l’accesso a quanti si vogliano incontrare con loro, ciascuna Arcidiocesi comunicherà la residenza dei rispettivi Visitatori. D’intesa con ciascun Visitatore, verrà comunicata la loro disponibilità, i giorni in cui sono già occupati e quelli ancora disponibili per incontri con le varie persone”.
Visita ai seminari
Il Visitatore Apostolico per i seminari irlandesi, prosegue il comunicato vaticano, è monsignor Timothy M. Dolan, Arcivescovo di New York, che verrà assistito in questo compito da alcuni chierici approvati dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica, “il cui compito principale sarà di aiutare nel condurre i colloqui con i singoli seminaristi”.
Monsignor Dolan visiterà cinque istituzioni: il “St. Patrick’s College” di Maynooth, il Pontificio Collegio Irlandese di Roma, il “Saint Malachy College” di Belfast, lo “All Hallows College” di Dublino e il “Milltown Institute of Theology and Philosophy” di Dublino (per quest’ultimo la visita riguarderà solo i programmi accademici).
Il Visitatore “esaminerà tutti gli aspetti della formazione sacerdotale” e “condurrà colloqui individuali con tutti i membri dell’équipe formativa, con tutti i seminaristi e, laddove possibile, con le altre parti normalmente coinvolte nella vita del seminario”.
Potrà avere un colloquio individuale anche “ciascun sacerdote che abbia concluso gli studi nei precedenti tre anni”.
Visita alle Case religiose
Visitatori Apostolici degli Istituti di Vita Consacrata e delle Società di Vita Apostolica con Case in Irlanda sono stati invece nominati suor Sharon Holland, I.H.M., padre Robert Maloney, C.M., suor Máirin Mc Donagh, R.J.M. e padre Gero McLoughlin, S.J..
“La prima fase di questa Visita consisterà nella risposta ad un questionario che cerca informazioni circa il coinvolgimento degli Istituti in casi di abusi, la risposta offerta alle vittime, e l’osservanza dei protocolli”.
I Visitatori si incontreranno in seguito per valutare le risposte al questionario, per poi inviare delle raccomandazioni alla Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica per i passi successivi da intraprendere.
Il documento vaticano spiega anche che “le Congregazioni per i Vescovi, per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica e per l’Educazione Cattolica, d’intesa con la Segreteria di Stato, concordano che la prima fase della Visita – l’inchiesta sulle quattro Arcidiocesi Metropolitane, le Case religiose ed i Seminari – debba essere completata possibilmente entro la Pasqua del 2011”.
“In quel periodo i Visitatori dovranno sottomettere i risultati delle loro ricerche, in modo che essi possano essere studiati durante il mese di maggio e possa essere discusso un piano per il futuro”.