CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 16 gennaio 2011 (ZENIT.org).- In occasione della tradizionale udienza per presentare gli auguri per il nuovo anno, Benedetto XVI ha espresso riconoscenza ai dirigenti, funzionari e agenti dell’Ispettorato di Pubblica Sicurezza in servizio presso il Vaticano.
Nel discorso che ha rivolto loro, il Pontefice ha espresso il suo “sincero apprezzamento per l’impegno e la professionalità con cui i funzionari e gli agenti della Polizia di Stato, quasi come ‘angeli custodi’, vegliano giorno e notte sul Vaticano, garantendo la necessaria sicurezza e ponendosi al servizio dei pellegrini”.
Quest’opera di vigilanza, svolta “con diligenza e sollecitudine a tutela dell’ordine pubblico”, “è certamente considerevole e delicata”, ha riconosciuto.
“Essa richiede a volte non poca pazienza, perseveranza, sacrificio e disponibilità all’ascolto”, e rappresenta “un servizio quanto mai utile al tranquillo e sicuro svolgimento delle manifestazioni spirituali e religiose che si svolgono specialmente nella piazza S. Pietro”.
Ispirazione per la vita
“La vostra significativa presenza nel cuore della cristianità, dove folle di fedeli giungono senza sosta per incontrare il Successore di Pietro e per visitare le tombe degli Apostoli, susciti sempre più in ciascuno di voi il proposito di ravvivare la dimensione spirituale della vita, come pure l’impegno ad approfondire la vostra fede cristiana, testimoniandola con gioia attraverso una condotta coerente”, ha chiesto il Pontefice ai membri dell’Ispettorato.
Nel periodo natalizio da poco concluso, ha ricordato, “la liturgia ci ha invitato ad accogliere il Verbo che fin dal principio è nel seno del Padre e che Egli ci ha donato, rivelandone il volto in un Bambino”.
“Egli è l’Eterno che entra nel tempo e lo riempie della sua pienezza; è la luce che illumina e rischiara quanti stanno nelle tenebre; è il Figlio di Dio che reca all’umanità la salvezza. Accogliamolo sempre con fiducia e gioia!”, ha auspicato.
“Ce lo presenta la Vergine Maria. Ella, quale Madre premurosa, veglia su di noi – ha concluso –. Rivolgetevi di frequente alla sua materna intercessione e affidate a Lei l’anno 2011 da poco iniziato, affinché sia per tutti un tempo di speranza e di pace”.