Giainisti e cristiani per una cultura della vita

Il viaggio del cardinale Tauran in India

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ROMA, giovedì, 17 novembre 2011 (ZENIT.org). – Cristiani e giainisti (i seguaci del giainismo o jainismo) devono unire le loro forze per promuovere una cultura della libertà e della dignità della vita umana. Lo ha detto durante la sua visita in India il cardinale Jean-Louis Tauran, le cui parole sono state riferite dalla Radio Vaticana, ieri, 16 novembre.

Il presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso è intervenuto domenica 13 novembre a un seminario che aveva come tema proprio il rapporto tra le due religioni. L’evento era stato organizzato a Nuova Delhi dal dicastero vaticano e dalla Conferenza dei Vescovi Cattolici dell’India (CBCI) e dall’arcidiocesi locale.

Rivolgendosi alla platea, il porporato ha evidenziato gli elementi in comune tra cristiani e giainisti. “Come noi anche la religione giainista sostiene la sacralità della vita e invoca la sua protezione e difesa”, ha sottolineato Tauran. “La nostra vocazione a promuovere il rispetto della vita, la non-violenza, la pace, l’armonia nel mondo di oggi ci unisce in un legame di reciproco affetto”, ha continuato il cardinale francese, che ha esortato i protagonisti del mondo della politica, dell’economia e dei media a farsi attivi promotori della cultura della vita.

I partecipanti al seminario – prosegue l’emittente della Santa Sede – hanno identificato anche altre aree di possibile collaborazione tra le due religioni, fra cui la promozione della famiglia, il rispetto della diversità e la protezione dell’ambiente.

Il giainismo – così ricorda la Radio Vaticana – è una religione basata sugli insegnamenti dell’asceta Mahavira (VI secolo a.C.), che disegnò un cammino verso la perfezione, basata sulla non-violenza. La religione, che ha inspirato tra gli altri il Mahatma Gandhi, conta oggi circa due milioni di seguaci.

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ZENIT Staff

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