Madri che pregano in tutto il mondo

“Dio ama i nostri figli”, afferma Veronica Williams, fondatrice di Mothers Prayers

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di Anita Bourdin

ROMA, mercoledì, 7 marzo 2012 (ZENIT.org) – “Sappiamo che Dio ama i suoi figli. Quindi non dobbiamo aver paura, né preoccupazione ma credere in Lui”, afferma Veronica Williams, che ha spiegato a Zenit come Mothers Prayers ha iniziato la sua attività e come questo apostolato si è diffuso in tutto il mondo.

Veronica, lei è madre, nonna e bisnonna. Come ha iniziato a pregare per i suoi figli?

Veronica Williams: Ero in un gruppo di preghiera che aveva preparato un dossier chiamato Che mondo stiamo preparando per i nostri figli?, pieno di statistiche su tutto ciò che stava influenzando i nostri figli in modo negativo: droga, pornografia, violenza, abusi sessuali e cattiva letteratura. Il nostro obiettivo era quello di portare il documento in Parlamento a Londra e pensammo a quale shock avrebbe causato ai politici con la descrizione di questo mondo. Purtroppo la cosa non ebbe successo. Era il 1995.

Allora avevo già 9 nipoti. Fui davvero sconvolta quando lessi il rapporto e pensai: in che razza di società stanno crescendo i miei nipoti? Volevo fare qualcosa ma mi sentii davvero piccola rispetto a problemi tanto grandi. Avevo comunque fatto una splendida esperienza che mi ha fatto capire il potere della preghiera e il potere di “affidare ogni cosa al Signore”…

…Che richiama il titolo del suo libro The Joy of Surrender unto Him.

Veronica Williams: Proprio così. Sono piacevolmente sorpresa che sia stato tradotto in varie lingue e che molta gente mi abbia detto che è stato una benedizione per loro!

Quindi dopo la sua deludente esperienza con il Parlamento, cosa è successo?

Veronica Williams: Decisi che avrei pregato per i bambini e mia cognata, ignara di questa mia decisione, mi disse che si era svegliata nel cuore della notte, sentendo una chiamata a pregare per i proprio figli. Bene, io sapevo del potere di chiedere a Dio di essere responsabili quindi abbiamo deciso di affidarci al Signore al 100%. Nel giro di un mese abbiamo pregato e meditato il terzo mistero gaudioso del Rosario, la nascita del Bambino Gesù, chiedendoGli cosa volesse che facessimo. Dicemmo: “Signore, tu sei il Boss, noi i tuoi segretari”.

Così nel novembre 1995 iniziammo con altre 3 madri a pregare per i nostri figli. Oggi abbiamo gruppi di preghiera in tutto il mondo Probabilmente l’85% di noi sono cattolici ma ci sono madri appartenenti ad altre chiese: Pentecostali, Battiste, Anglicane e Ortodosse. Ed anche madri di altre religioni, Musulmane e Induiste e persino atee che, alla fine, scoprono Dio. Dio abbatte le barriere.

Perché così tante madri di così tante diverse religioni e culture pregano per i loro figli?

Veronica Williams: Le madri hanno cuori materni, così quando hanno problemi con i loro figli e apprendono qualcosa che le aiuta, si uniscono a noi. Alcune madri non comprendono il Cattolicesimo. Tuttavia, venendo da noi, superano ogni possibile incomprensione. Le barriere crollano e, attraverso Mothers Prayers, spesso è possibile una migliore comprensione della nostra fede.

Voi pregate per i vostri figli ma cosa chiedete per loro dal Signore?

Veronica Williams: Possiamo pregare per qualsiasi problema contingente ma la miglior preghiera è che sia fatta la Santa Volontà del Signore nelle loro vite. Sappiamo che Dio ama i suoi figli. Quindi non dobbiamo aver mai paura, né preoccuparci per loro ma avere fede in Lui.

Usate qualche speciale supporto per l’incontro settimanale?

Veronica Williams: Abbiamo uno speciale manuale di preghiere con preghiere semplici del cuore di una madre che parla con Gesù. Cominciamo a chiedere allo Spirito Santo di essere con noi, poi proseguiamo con le preghiere per la protezione delle nostre famiglie. Poi ancora altre preghiere ma quella più amata è quando uniamo le nostre preghiere con quelle di tutti i membri di Mothers Prayers del mondo. Ciò porta molto conforto! La preparazione è importante: ogni madre colloca il nome di ogni bambino su piccoli dischi di carta e alla fine dell’incontro, mette questi dischi ai piedi della Croce in un cestino come atto di affidamento a Gesù.

Avete “regole” speciali?

Veronica Williams: Abbiamo due regole inderogabili! Nessun consiglio, né alcuna confidenzialità. Non diamo consigli perché non siamo qualificate e perché è nel Signore che crediamo al 100%. Non diamo confidenzialità perché qualcuno può rivelare un problema personale e sa che non sarà rivelato fuori dal gruppo.

Quando il movimento è cresciuto, lei ha iniziato a viaggiare e ha deciso di fondare una Mother House in Kent…

Veronica Williams: Oggi abbiamo una casa di comunità, la Solace community, dove abbiamo una Cappella con il Santissimo Sacramento. Vi arriva gente da tutto il mondo, in special modo i coordinatori. Ho anche viaggiato in molti paesi tra cui Russia e Siberia. Alla fine di giugno sarò in Slovacchia e in Irlanda, poi andrò in Germania, Francia, Stati Uniti, Norvegia, Svezia e Repubblica Ceca.

Quindi avete una forte unità spirituale… Cosa è specifico della vostra spiritualità?

Veronica Williams: La nostra spiritualità è basata in particolare nel dare tutto a Gesù: non diamo consigli pratici su come risolvere i problemi. Noi diciamo così: “Non posso farlo, Signore, ma tu puoi”. So che Lui apre le porte e i miracoli avvengono veramente. Tanti figli tornano a credere in Dio, escono da tunnel della droga, si sposano; figli che erano perduti tornano a casa. Le madri sperimentano una relazione personale e più profonda con Cristo e con la loro fede tradizionale. Alcuni che hanno addirittura abbandonato la Chiesa, vi fanno ritorno.

E i vostri mariti come reagiscono ai cambiamenti della vostra vita?

Veronica Williams: I nostri mariti sono in genere assai di supporto e alcuni incoraggiano con convinzione le loro mogli ad andare, specialmente quando vedono in loro un cambiamento.

C’è qualcosa che vorrebbe dire a tutte le donne del mondo in occasione dell’8 marzo?

Veronica Williams: Affidatevi completamente al Signore. Lui vi ama, ama i vostri figli e può cambiare ciò che voi non potete cambiare. Sono sicura che Lui ci voglia uomini di Fede e che portiamo Speranza in un mondo ferito.

[Traduzione dall’inglese a cura di Luca Marcolivio]

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ZENIT Staff

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