di Paul De Maeyer
ROMA, domenica, 22 aprile 2012 (ZENIT.org).- In quest’intervista, padre Juan María Solana, LC, incaricato della Santa Sede per l’Istituto Pontificio “Notre Dame” di Gerusalemme, iniziatore del progetto “Magdala Center”, spiega in che cosa consiste questo “luogo santo”.
Nel numero di marzo-aprile della rivista Terra Santa, che la Custodia francescana pubblica sui Luoghi Santi, molto spazio è dedicato a Maria Magdalena e Magdala. La rivista dice letteralmente che “sta nascendo un luogo santo”.
Che cosa può dire a tal riguardo?
Padre Juan María Solana: In realtà, sono rimasto piacevolmente sorpreso da questo numero della rivista, e mi fa piacere che esce proprio in questi giorni di Pasqua, quando Maria Magdalena è uno dei grandi protagonisti. Se non erro è menzionata undici volte nei quattro Vangeli attorno alla Passione, Morte e Risurrezione di Gesù. Penso che questo sia un caso eccezionale di una donna per il rilievo che le danno i Vangeli.
Sulla questione che sta “nascendo” un luogo santo, penso che in parte sia vero e in parte no. Mi spiego. I francescani acquistarono più di un secolo fa una proprietà a Magdala, in cui realizzarono importanti scavi negli anni ’70. Dopodichè il luogo venne praticamente abbandonato. Solo verso il 2006 padre Stefano de Luca, OFM, tornò a scavare e lavorare sulla proprietà. I Legionari di Cristo hanno acquistato i terreni adiacenti ai francescani e hanno avviato il progetto “Magdala Center” che – Dio pemettendo – verrà aperto entro la fine del 2012 “. Inoltre nell’arco di questo progetto si sono verificate numerose novità che hanno messo ulteriormente in evidenza l’importanza del luogo durante la vita di Gesù.
Ci può raccontare in che cosa consiste il progetto “Magdala Center” e di quali novità si tratta?
Padre Juan María Solana: Il “Magdala Center” è un progetto molto grande. Alle volte ho paura di averlo avviato, ma credo che bisogna avere fiducia in Dio. In estrema sintesi, il progetto è costituito dalla costruzione di un albergo per pellegrini che si chiamerà Notre Dame du Lac (Nostra Signora del Lago), proprio perché sorge sulle rive del lago di Tiberiade, palcoscenico eccezionale della vita pubblica di Gesù Cristo. Naturalmente ci sarà una cappella dove i pellegrini possono pregare, celebrare Messa e ricevere gli altri sacramenti, come negli altri luoghi santi. In questa cappella abbiamo pensato di mettere il nome Duc in Altum, poichè per una serie provvidenziale dicoincidenze ci siamo concentrati sulla barca dalla quale Gesù ha predicato, la barca di Pietro. Ed era precisamente la frase che Gesù disse a Pietro per completare la sua predicazione: Duc in altum, cioè “Prendi il largo e cala le tue reti”. La barca appare nel logo di tutto il progetto e sarà anche nella cappella.
Abbiamo anche pensato di far sorgere un centro di formazione per la dignità delle donne, perché riteniamo che Maria Maddalena sia un personaggio centrale del Vangelo e la sua figura possa offrire spunti di riflessione per un femminismo cristiano. Abbiamo pensato di chiamarlo “Magdalena Institute”. Abbiamo anche pensato ad un centro multimediatico per aiutare i pellegrini, a conoscere ed approfondire storie, luoghi e significato degli itinerari che vano a compiere. Viviamo nella cultura dell’immagine, della musica, dei sensi. Pensiamo che possiamo e dobbiamo utilizzare i mezzi tecnologici più avanzati per parlare agli uomini e alle donne di oggi.
Infine, il progetto includerà un sito archeologico, poiché provvidenzialmente abbiamo scoperto lì gran parte dell’antico villaggio di Magdala, il villaggio di Maria Maddalena, dai tempo di Gesù.
In precedenza ha menzionato alcune sorprese o novità…
Padre Juan María Solana: Sì, il progetto che avevo in mente era solo un primo nucleo di quello che sarà. La Provvidenza ci ha mandato persone, idee e scoperte che hanno arricchito e migliorato notevolmente l’idea originale. Forse le più importanti riguardano le scoperte archeologiche. Noi abbiamo acquistato i terreni tra il 2006 e il 2009. Nel 2009, abbiamo ottenuto il permesso per costruire e per eseguire gli scavi preliminari, secondo la legge israeliana, e poi sorpresa! Abbiamo scoperto diversi edifici, tra cui la sinagoga di Magdala del I secolo. Questa sinagoga è un vero e proprio tesoro archeologico, perché è una delle sette sinagoghe più antiche del mondo scoperte finora, forse la più ricca, in quanto ha caratteristiche mai riscontrate precedentemente, come mosaici, affreschi e altare.
Dal nostro punto di vista cristiano è estremamente preziosa perché è l’unica dei tempi di Gesù in tutta la Galilea … e bisogna ricordare una frase frequente nei Vangeli: “Gesù andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe …” .
Inoltre abbiamo trovato una zona del porto di Magdala del primo secolo, diverse abitazioni, alcune con bagni rituali ecc. Numerosi reperti e monete. Secondo i funzionari dell’Autorità per le Antichità Israeliana è uno dei siti archeologici più ricchi del primo secolo, cioè l’epoca in cui è vissuto Gesù. E’ interessante notare che non ci sono sovrapposizioni posteriori, almeno per quello che abbiamo scavato finora.
La sorpresa più piacevole è stata la presenza di oltre 400 volontari che con gran entusiasmo hanno chiesto di collaborare negli scavi archeologici. E’ stata una benedizione di Dio perché questi giovani provenienti da molti paesi diversi hanno avuto occasione di avere un esperienza profonda della Terra dove Gesù ha vissuto. Sono molto grato per il lavoro che hanno svolto.
Quali i progetti futuri?
Padre Juan María Solana: L’idea originale era di inaugurare la prima parte del progetto ikl 12 dicembre 2012. Sinceramente credo che sarà difficile per vari motivi, soprattutto perché stiamo realizzando l’intrero progetto con donazioni e i capitoli di spesa sono tanti. In quanto accaduto vedo però la mano di Dio. Il momento in cui abbiamo sviluppato questo progetto è coinciso con la grave crisi che noi Legionari abbiamo attraversato per la vicenda del nostro fondatore. Un periodo storico che è coinciso con due crisi finanziarie globali, e con due conflitti armati nella zona del Medio Oriente … Eppure Dio ci ha benedetti attraverso la generosità di molte persone. Naturalmente vorremmo aprire questo centro il più presto possibile, ma non c’è fretta. L’importante è farlo bene. Speriamo che nel dicembre di quest’anno possiamo aprire la cappella e il ristorante… il resto verrà aperto gradualmente.
Rispondendo a questa domanda mi rendo conto che sto mettendo tutto nel futuro, ma in realtà c’è già una apertura parziale. E’ possibile visitare un breve itinerario affinché i pellegrini possano visitare la zona archeologica e, se vogliono, si può anche celebrare la Messa nella zona della spiaggia. Si tratta di un itinerario modesto, ma che ha il suo fascino nel senso che si può vedere come “nasce” il luogo santo. A più di un pellegrino è capitato che durante la visita ha assistito al ritrovamento di una strada, di un edificio, o di un recipiente di monete …
Questo posto avrà qualcosa di particolare che gli altri non hanno?
Padre Juan María Solana: Non credo. La maggior parte dei luoghi santi sono nelle mani dei francescani, che hanno fatto un lavoro lodevole sotto tutti i punti di vista. Abbiamo cercato di essere al loro livello e vorremmo inserirci nella grande tradizione dei luoghi santi. Se c’è qualche “differenza”, riguarda l’utilizzo di tecnologie moderne… Gli altri luoghi sono stati realizzati molti decenni o secoli fa. I requisiti di viabilità, sicurezza, ecc. ai quali dobbiamo per legge adeguarci lo renderanno un luogo più efficiente, più moderno. Non per nulla è il primo luogo
costruito ed aperto all’inizio del Terzo Millennio!
Un ultimo commento su Magdala…
Padre Juan María Solana: In verità ci sarebbe moltissimo da dire. In effetti, sto scrivendo un libro su questo progetto. Oserei aggiungere solo la bellezza del posto: Gesù ha scelto bene dove vivere e dove predicare. Magdala si trova in una splendida posizione geografica e i visitatori rimangono incantati dal lago, dalle montagne, da tutto il paesaggio.
E poiché non posso commentare molte altre cose suggerisco una visita alla nostra pagina internet: www.magdalacenter.com.