Muore a novantadue anni il reverendo Moon

Il controverso leader religioso sudcoreano aveva fondato la Chiesa dell’Unificazione

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di Massimo Introvigne

ROMA, lunedì, 3 settembre 2012 (ZENIT.org) – Sun Myung Moon (1920-2012), fondatore e leader della Chiesa dell’Unificazione, è morto nella notte fra il 2 e il 3 settembre in un ospedale di proprietà della Chiesa nella Contea di Gapyeong, a Nord-Est di Seoul. In Italia Moon era noto principalmente per avere sposato, il 27 maggio 2001, il controverso vescovo cattolico Emmanuel Milingo con la dottoressa coreana Maria Sung e per averne poi sostenuto le attività dopo la scomunica vaticana del 2006.

Moon nasce a Cheong-Yu, in Corea, nel 1920, in una famiglia presbiteriana. Gesù Cristo gli sarebbe apparso a sedici anni, incaricandolo di una futura missione. Incarcerato per breve tempo dai giapponesi durante l’occupazione, dopo la Seconda guerra mondiale esplora diverse nuove religioni giapponesi tra cui la Chiesa dell’Acqua Pura (Ch’eongsugyo) nota anche come Israel Monastery, fondata da Kim Baek Moon (1910-1990), con cui non ha relazioni di parentela e che influirà sul suo successivo pensiero religioso, anche se la portata di questa influenza è stata talora esagerata dai critici. Inizia quindi un’attività di predicatore indipendente. Nuovamente arrestato in Corea del Nord dalle autorità comuniste, è liberato dall’avanzata americana e si trasferisce al Sud. Qui comincia a radunare un buon numero di seguaci, suscitando accuse e sospetti. Arrestato ancora una volta, è assolto nel 1955. Da movimento locale, la cerchia dei suoi seguaci – ormai nota come Chiesa dell’Unificazione – diventa internazionale con l’invio dei primi missionari in Giappone nel 1958, quindi negli Stati Uniti e poi in Europa nel 1959. Negli anni 1970 e 1980 la Chiesa dell’Unificazione si impone all’attenzione dell’opinione pubblica americana ed europea, con la presenza pubblica dei seguaci che raccolgono offerte per le strade e con una serie di ambiziose iniziative di carattere editoriale e culturale di carattere anticomunista. La maggioranza dei giovani che aderiscono alla Chiesa dell’Unificazione dopo un breve seminario si impegna a tempo pieno, il che causa violenti scontri con alcune famiglie e con i movimenti anti-sette. Nel quadro di queste controversie il reverendo Moon è condannato per evasione fiscale nel 1984 ed entra nel penitenziario federale americano di Danbury (Connecticut), dove rimane per tredici mesi. Molti, però, pure ostili alla Chiesa dell’Unificazione, considerano la condanna come un uso improprio dello strumento fiscale per discriminare minoranze religiose. Nel frattempo in Italia, fin dal 1980, il giudice istruttore del Tribunale di Roma, Ilario Martella (noto per avere condotto l’indagine sull’attentato al Papa), dopo un’ampia inchiesta di polizia giudiziaria nata dalle denunce di genitori di giovani unificazionisti che accusavano la Chiesa di frode e di “lavaggio del cervello”, aveva dichiarato in una sentenza di proscioglimento che non c’era materia per procedere e che i fatti allegati erano inesistenti. Sul piano delle pubbliche relazioni la condanna americana finisce per giovare al reverendo Moon, che stabilisce proficui legami nell’ambiente politico-religioso conservatore statunitense e internazionale. Intorno alla Chiesa dell’Unificazione, promuove numerose associazioni – di carattere culturale, caritativo e politico – che sono ristrutturate dopo la caduta del comunismo sovietico nel 1989.

Nel 1994 il reverendo Moon dichiara terminato l’itinerario della Chiesa dell’Unificazione che, fondata nel 1954, avrebbe dovuto durare come tale per soli quarant’anni. Benché la Chiesa, come struttura giuridica, esista ancora in diversi Paesi, i membri sono incoraggiati ad aderire alla Federazione delle Famiglie per la Pace e l’Unificazione Mondiale (Family Federation for World Peace and Unification, FFWPU, in Italia ora “Federazione delle Famiglie per l’Unità e la Pace del Mondo”), una organizzazione interconfessionale che comprende anche persone che non professano la teologia unificazionista, ma che hanno accettato di vedere le loro nozze benedette dal reverendo Moon e dalla moglie Hak Ja Han (sposata nel 1960). La Unification Family Church si presenta come una delle varie organizzazioni che operano all’interno della FFWPU. Questa situazione si rovescerà nel corso degli anni 2000, con un progressivo ritorno alla demominazione “Chiesa dell’Unificazione” per il “cuore” del movimento.

La seconda parte degli anni 1990 e il decennio successivo vedono, accanto a nuove polemiche e controversie (suscitate in particolare da un libro-scandalo del 1998 di Nansook Hong, ex-moglie di Hyo Jin Moon, 1962-2008, figlio primogenito del reverendo Moon e della signora Hak Ja Han), profondi mutamenti nel movimento dell’Unificazione (dove il numero di membri a tempo pieno diminuisce). In particolare, un movimento di riconciliazione e penitenza (che sarebbe esteso anche agli spiriti dei defunti nell’aldilà) nasce intorno alle manifestazioni medianiche della defunta suocera del reverendo Moon attraverso la medium Hyo Nam Kim che avvengono a Chung Pyung, in Corea (dove è inaugurato anche un grande tempio internazionale capace di accogliere diecimila persone). A partire dal 1995, il reverendo Moon invita numerosi leader coreani a partecipare a seminari di quaranta giorni a Chung Pyung, lanciando quindi il progetto chiamato “National Messiahship” che prevede la guida del movimento in ogni Paese da parte di un gruppo di quattro famiglie: una coreana, una giapponese, una statunitense o britannica o francese, e una tedesca o austriaca o italiana. Un altro importante sviluppo è la costruzione di una nuova comunità modello in Amazzonia, New Hope East Garden (in precedenza New Hope Farm Project), nel quadro di un graduale movimento che sposta l’attenzione del movimento dall’America del Nord a quella del Sud, fermo restando che il principale centro spirituale rimane la Corea.

Gli ottant’anni del reverendo Moon, festeggiati nel 1999 (secondo l’uso coreano di calcolare gli anni) e nel 2000 (secondo l’uso occidentale) mettono in evidenza il problema della successione, con ruoli sempre più importanti attribuiti a diversi membri della sua famiglia: la moglie Hak Ja Moon, il figlio Hyun Jin Moon (nato nel 1969 e terzogenito fra i maschi della famiglia, talora chiamato negli Stati Uniti Preston Moon) e il figlio maschio più giovane Hyung Jin Moon (nato nel 1979). I nomi dei due figli sono simili, ma il loro backgroundè molto diverso. Hyun Jin ha un titolo accademico (M.B.A.) ottenuto alla Scuola di Amministrazione Aziendale dell’Università di Harvard, ha fatto parte della squadra di equitazione coreana alle Olimpiadi del 1988 e 1992, e ha sposato la figlia del reverendo Chung Hwan Kwak, presidente della FFWPU fino al 1999 (quando gli era succeduto nella carica il reverendo Sun Jo Hwang, un leader più giovane che crede molto nella possibilità di un apostolato tramite Internet). Hyung Jin ha invece studiato teologia e ha esplorato il cattolicesimo e il buddhismo.

Sia il reverendo Moon sia la moglie pensano dapprima a Hyun Jin come successore, ma successivamente si rivolgono a Hyung Jin, che il 18 aprile 2008 in una solenne cerimonia a Seoul, prende formalmente la successione del padre alla testa della FFWPU. Hyun Jin, dal canto suo, resta presidente di varie società commerciali cruciali per la gestione patrimoniale del movimento. Nel corso del 2009 tra Hyun Jin e Hyung Jin emergono gravi contrasti, allo stato ancora non risolti. A fianco di Hyung Jin si schiera la sorella In Jin Tatiana Moon, la più anziana fra i figli del reverendo e della signora Moon tuttora viventi, che guida il movimento dell’Unificazione negli Stati Uniti dopo avere sposato Jin Sung Pak, figlio del colonnello Bo Hi Pak, che è stato un importante leader del movimento prima di cadere in disgrazia e trascorrere negli anni 2004-2006 due anni in prigione in Corea dopo una
condanna per frode finanziaria. Secondo alcuni commentatori, vecchie rivalità fra il reverendo Kwak (suocero di Hyun Jin) e il colonnello Pak (suocero di In Jin, che è schierata con Hyung Jin) per il ruolo di principale collaboratore del reverendo Moon si ripercuotono sul conflitto tra i figli del fondatore.

Il 5 giugno 2010, una nota ufficiale del reverendo Moon e di sua moglie dichiara di riconoscere come suo unico “rappresentante ed erede” Hyung Jin, di considerare un “eretico” chiunque altro aspiri a questo ruolo, e che soltanto i documenti che emanano dal “quartier generale mondiale della Chiesa dell’Unificazione” in Corea devono essere considerati attendibili. È così ratificato l’uso di tornare a parlare di “Chiesa dell’Unificazione” per identificare il movimento, una mossa che intende rispondere alla confusione fra “Federazione delle Famiglie per la Pace e l’Unificazione Mondiale” – una sigla, come abbiamo visto, che era diventata sinonimo del movimento e della Chiesa dell’Unificazione, anche se non in tutti i Paesi –, “Federazione Universale della Pace” (Universal Peace Federation), guidata da Hyung Jin e rivolta ad attività più ampie di quelle della Chiesa in senso stretto, e “Federazione Globale della Pace” (Global Peace Federation), controllata dal fratello rivale – ora dichiarato “eretico” – Hyun Jin.

Nell’estate del 2010 il conflitto fra Hyun Jin e Hyung Jin – caratterizzato da duri scontri fra i rispettivi sostenitori, in Brasile e altrove – conosce un ulteriore capitolo, relativo al quotidiano conservatore di Washington fondato nel 1982 dal reverendo Moon, The Washington Times, il cui proprietario era la società News World International, controllata da Hyun Jin. Il conflitto interno aveva avuto gravi ripercussioni sul giornale, determinando – certo insieme alla crisi generale della carta stampata americana, sempre più sostituita dall’elettronica – un drastico calo nel numero delle copie vendute. Nell’agosto del 2010 il reverendo Moon, con altri, riacquista la proprietà del Washington Times dalla News World International, sperando così di rilanciare la testata.

Quanto al secondo dei quattordici figli del reverendo Moon e della signora Hak Ja Han, Heung Jin Moon detto Heung Jin Nim (1966-1984), muore in un incidente stradale a diciassette anni nel 1984, ma secondo la teologia unificazionista occupa uno speciale ruolo di grande importanza nel mondo spirituale. Al di là della cronaca, gli anni 2000 presentano innovazioni significative anche da un punto di vista dottrinale e numerologico, con la “restaurazione” dei numeri da 1 a 10 come numeri paradisiaci dal 1997 al 1999 tramite apposite cerimonie condotte dal reverendo Moon, con nuovi insegnamenti che danno rilievo in particolare alla sacralità del corpo e della sessualità, e con matrimoni di massa sempre più imponenti che avrebbero raggiunto secondo il movimento la cifra globale di quattro milioni di coppie nell’anno 2000, con l’obiettivo di raggiungere la metà delle famiglie del mondo simbolicamente rappresentata dalla cifra di 360 milioni di coppie. Le statistiche fornite dal movimento sono diversamente valutate, perché comprendono coppie non unificazioniste e già sposate che hanno accettato di fare “benedire” di nuovo il loro matrimonio, e in taluni casi includono anche coppie che hanno accettato, a tavoli promossi per le strade di numerose città dal movimento, vino, acqua o dolci “sacri”, ancorché in questi casi si tratti per gli stessi unificazionisti solo di una forma di purificazione e non di una “benedizione” compiuta.

Nel 2010 la Chiesa dell’Unificazione inizia a sostituire al calendario gregoriano un calendario lunare chiamato “calendario celeste” (Cheon-gi), inteso a onorare l’aspetto femminile (lunare) di Dio dopo quello maschile (solare), che è stato dominante per secoli. Il nuovo calendario “femminile” anticipa anche la dipartita da questa Terra del reverendo Moon e la posizione centrale che sarà assunta di conseguenza da sua moglie, la Vera Madre, e l’inizio – che il leader del movimento dell’Unificazione ha annunciato per il 13 gennaio 2013 – del Regno Celeste Ideale dell’Eterna Pace (Cheon Il Guk), un’epoca di pace mondiale qualitativamente diversa dall’era attuale. Le caratteristiche esatte della nuova era non sono state finora precisate, ma il reverendo Moon ha precisato che la celebrazione, avvenuta il 18 aprile 2011 a Las Vegas, del 51° anniversario del suo matrimonio con la Vera Madre ha posto fine all’epoca del peccato e dell’espiazione e iniziato l’epoca dell’avvento celeste. Questa epoca dovrebbe ora fiorire dopo la morte del reverendo Moon, il suo funerale celebratoil 15 settembre e la sepoltura sul monte Cheonseung, anche se non tutti i problemi di successione sembrano essere risolti.

Per i suoi seguaci, la dottrina fondamentale non cambia. Il Principio Divino, la nuova rivelazione del movimento dell’Unificazione, completa e “chiarifica” il contenuto della Bibbia. Dio ha progettato per l’uomo un mondo ideale attraverso una famiglia ideale, ma questo progetto è stato frustrato dal peccato originale, interpretato in chiave sessuale come fornicazione di Eva prima con il demonio, poi con Adamo prima del tempo che Dio aveva stabilito. Di qui inizia il piano di “restaurazione” come offerta di Dio agli uomini, che si manifesta in diverse epoche della storia. Di volta in volta gli uomini rispondono solo parzialmente all’offerta, e la “restaurazione” non si completa. La storia si ripete anche all’epoca di Gesù Cristo (che per la sua particolarissima configurazione al Padre “può essere chiamato Dio” ma non è tuttavia “Dio stesso”), non per causa sua – giacché egli si è perfettamente conformato alla volontà del Padre – ma per la mancanza di fede degli israeliti e per il non completo appoggio ricevuto da parte di Giovanni Battista. Con Gesù Cristo la “restaurazione” si è compiuta sul piano spirituale, ma non su quello fisico. Questa ulteriore tappa – con la nascita di famiglie ideali, libere dal peccato originale, capaci a loro volta di aprire la strada a una società ideale – si compie solo nel Secondo Avvento.

In questa fase emerge il nuovo messia, il Signore del Secondo Avvento, che con le “nozze dell’agnello” completa l’opera di Gesù Cristo sul piano fisico, rendendo possibile – attraverso l’innesto di “famiglie benedette” sul suo matrimonio – la nascita delle famiglie ideali. Il Signore del Secondo Avvento è lo stesso reverendo Moon, che dopo le “nozze dell’agnello” del 1960 forma con la moglie Hak Ja Han la coppia dei “Veri Genitori”. Essi – come si è accennato – sposano solennemente, spesso in cerimonie di gruppo che hanno grande risonanza mediatica, coppie di membri del movimento (e oggi anche di non membri), talora scelti come coniugi dallo stesso reverendo Moon (anche se la scelta – oggi sempre più spesso delegata ad altri dirigenti o a comitati – può essere rifiutata). Il celibato è svalutato, perché i benefici della redenzione anche sul piano fisico si acquistano solo attraverso il matrimonio “benedetto”. Attraverso le “famiglie benedette” si compie, sul piano storico, la “restaurazione”, con il trionfo del “lato Abele” sul “lato Caino” della storia (anche se il secondo, complementare, è a sua volta misteriosamente necessario). A questo fine tendono tutta una serie di iniziative culturali e politiche, che costituiscono nel loro insieme il più ampio “movimento dell’Unificazione”, fin dalle origini distinto dalla Chiesa e che oggi tende per qualche verso a sostituirla. 

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ZENIT Staff

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