LAHORE, mercoledì, 19 settembre 2012 (ZENIT.org) – Proseguono le proteste contro il film blasfemo su Maometto, L’Innocenza dei Musulmani. Secondo quanto riferito dall’Agenzia Fides, le province del Pakistan sono infiammate dal susseguirsi di manifestazioni, mentre i leader religiosi stanno provando a riportare la pace e l’armonia.
A Karachi, grande metropoli della provincia del Sindh, nel Sud, dimostranti del movimento radicale “Sunni Tehreek” sono scesi ieri in strada, paralizzando il centro della città. Sempre nel Sindh, si sono tenuti alcuni cortei a Hyderabad, Sukkur, Jacobabad e Mirpur Khas.
In Punjab, provincia chiave del paese, gruppi estremisti si sono riuniti davanti al consolato americano a Lahore, mentre numerosi studenti musulmani erano scesi in piazza per protestare.
Anche a Dera Ismail Khan una imponente manifestazione studentesca ha scandito slogan di condanna, mentre gli studenti dell’Università di Bahauddin Zakariya hanno protestato a Multan. Infine a Peshawar, nel Nord del paese, la polizia ha usato gas lacrimogeni per scoraggiare i manifestanti dal recarsi davanti al consolato americano.
Un appello alla calma è giunto dai leader religiosi del “Consiglio nazionale per il dialogo interreligioso”, formato da leader cristiani, musulmani, indù, sikh e di altre confessioni, e coordinato dal francescano padre Francis Nadeem, OFM Cap, di Lahore.
Come riferito a Fides in un messaggio comune, i leader esprimono piena solidarietà ai musulmani e pregano per gli autori del film perchè “possano utilizzare il loro talento non per offendere ma per promuovere la pace nel mondo e l’armonia sociale”.
Il Consiglio ha chiesto, inoltre, alle Nazioni Unite di adottare misure contro l’abuso della libertà di espressione, in virtù dell’impegno per il rispetto di tutte le religioni, da parte delle istituzioni pakistane.
Un contributo anche dai gruppi di cristiani che, ieri, durante le Sante Messe, hanno recitato speciali preghiere per la pace in Pakistan. Il parroco della chiesa dell’Immacolata Concezione a Lahore, padre Inayat Bernard, ha detto: “Siamo al fianco dei nostri fratelli musulmani nel promuovere il rispetto di tutte le religioni”.