Il Campo Estivo, per la comunità di Osteria Nuova, sulla Salaria, non è soltanto un evento che si realizza nel periodo estivo. È piuttosto un percorso formativo articolato, che si dipana per tutto l’anno, coinvolgendo non solo i ragazzi partecipanti e gli animatori, ma anche i genitori. Come ogni agosto, secondo una consuetudine ormai consolidata è ripartita questa esperienza da domenica 25 agosto fino a sabato 31, a Cesenatico.
Quest’anno, v’è una novità di particolare interesse. Quando ormai la struttura era già stata prenotata, a seguito di difficoltà che avrebbero impedito la realizzazione dell’intero progetto, il parroco ha ritenuto opportuno attualizzare la nota parabola evangelica: «Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti […] Ma tutti, uno dopo l’altro cominciarono a scusarsi […] Allora il padrone di casa […] disse al servo: “Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui i poveri […]» (Lc 14,16-21).
Ad Osteria Nuova, sulla Salaria (per non confonderla con omonime località, su altre vie consolari), per la sua posizione strategica al confluire di varie strade, ha sede una Caritas, a cui fa riferimento un folto numero di persone: gli iscritti sono circa 2.500. Ed è così che ha preso il via il primo Campo estivo destinato essenzialmente a ragazzi indigenti, con particolare attenzione ai disabili, membri di famiglie che non possono permettersi di offrire ai propri figli un soggiorno al mare. Anche in passato, si è tenuto conto di quanti avessero avuto difficoltà economiche. Quest’anno, invece, è stato dedicato direttamente a loro.
E’ necessario evidenziare che il parroco in questione guida tre piccole comunità, accomunate dall’avere un ridotto numero di abitanti e delle possibilità economiche davvero limitate. Ciò ha comportato che il numero dei partecipanti fosse necessariamente contenuto, circa quindici. Inoltre, bisogna dire che la realizzazione di tale iniziativa ha comportato una maggiore collaborazione con parrocchie limitrofe, in particolar modo Poggio Moiano e Ginestra, che certamente sarà foriera di interessanti sviluppi nel prossimo futuro.
Ancora, da sottolineare la sensibilizzazione fattiva dei comuni di Poggio Moiano, che ha offerto un pulmino per il trasporto, e di Frasso Sabino, che concede la struttura per la festa del rientro; con il supporto della sua Pro loco, come pure di membri del Comitato di Osteria Nuova, dell’ANC, sempre disponibili, e di varie persone che si sono fatte carico di aiutare nella soluzione di alcune difficoltà. Un grazie particolare va indirizzato al gruppo degli animatori, davvero ammirevoli.