Non finiscono mai le persecuzioni verso Asia Bibi, la madre cristiana del Pakistan condannata a morte nel 2009 con l’accusa di blasfemia. Dopo sei anni di prigionia, lontana dalla sua famiglia e in condizioni precarie, sulla testa della donna – ancora in attesa che la Corte Suprema giudichi del suo caso – è stata posta una taglia di 60 sterline da parte di fondamentalismi islamici.
Lo ha reso noto il marito Ashiq Masih, di 54 anni. La notizia è stata lanciata dal quotidiano Express, poi ripresa da La Stampa. Secondo l’uomo, Asia è stata accusata e condannata in base a prove false, quindi anche se la Corte Suprema dovesse dichiararla innocente – afferma i fondamentalisti islamici la ucciderebbero di sicuro.