Non posso tacere!

Il presidente della Federazione Italiana Settimanali Cattolici (Fisc) invita Ernesto Galli Della Loggia ad andare nelle periferie per vedere cosa fa la Chiesa

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Con una nota pubblicata dal Servizio Informazioni Religiose (www.agensir.it), il presidente della Fisc, Francesco Zanotti ha respinto le accuse, i luoghi comuni e le banalità contro la Chiesa contenute in un articolo scritto il 16 gennaio da Ernesto Galli Della Loggia sul Corriere della Sera

Zanotti spiega a Galli Della Loggia che la Chiesa più che “un’istituzione impegnata a rapportarsi con la politica”, è soprattutto “un’esperienza da vivere”.

Secondo il Presidente della Fisc, “non è vero che è moribonda”, al contrario “è viva oggi più che mai e condivide il pane con chi non ce l’ha. Per vederla bisogna uscire e andare. Altro che melanconia, è gioia”.

Di fronte alle affermazioni dell’editorialista del Corriere della Sera secondo cui la tradizione culturale della Chiesa italiana sarebbe “scarsa, estranea, illusa, lontana”, Zanotti si sente di reagire come avrebbe fatto un prete che ha avuto la grazia di frequentare abbastanza a lungo, don Oreste Benzi, il quale avrebbe risposto: “Non posso tacere!”.

Ha scritto il Presidente della Fisc sul Sir: “nel mio piccolo mi avventuro in questa sorta di Davide contro Golia e ci provo. Provo a raccontare cosa è la Chiesa in Italia e cosa è stata ed è per me.

Più che un’istituzione (sì, è anche quello) impegnata a rapportarsi con la politica, la Chiesa è un’esperienza da vivere. Inutile raccontare ciò che non si sperimenta. È assai diverso descrivere ciò che si vede da quello che si tocca con mano.

Nella mia vita, fin da quando ero fanciullo nelle fila dell’Azione cattolica, ho avuto la fortuna di incontrare straordinari sacerdoti che mi hanno seguito e accompagnato fino ad oggi. Preti e vescovi che mi hanno ascoltato, confessato, consigliato e aiutato.

Ne sono certissimo: per me hanno sempre avuto un unico pensiero, il mio bene. Ho avuto poi la fortuna di girare tutte le regioni d’Italia.

Ovunque ho visto e continuo a vedere esperienze sorprendenti, nella loro normalità. Gente bella, sorridente, a volte anche affaticata e da consolare, ma mai disperata. Persone liete, contente per quanto la vita offre, nonostante le difficoltà, le incertezze, i limiti e i peccati della condizione umana.

Sono stato in compagnia di ragazzi e ragazze per vivere assieme l’ultimo dell’anno con i barboni alla stazione di Rimini. Poi corremmo in discoteca per andare dietro a un prete che invitava uomini e donne in abito da sera a recitare un “Padre Nostro”.

Ho intervistato donne che dedicano la loro vita a un disabile totale nel quale scorgono il volto di Cristo crocifisso. Ho conosciuto padri e madri di famiglia che hanno aperto le loro case ai bambini down in nome di una fede che non è quell’organizzazione malinconica di cui qualcuno continua a parlare”.

“La Chiesa – ha concluso Zanotti – è viva oggi più che mai e condivide il pane con chi non ce l’ha. Per vederla bisogna uscire e andare nelle periferie, dove si incontra la realtà”.

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ZENIT Staff

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