L'accecante bellezza della verità

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

Gesù ha davvero uno stile diretto e incisivo per chi lo vuole accogliere. C’è chiarezza nel paragone che egli usa in questo brano, tra la luce del candelabro che deve essere posta in alto e la trasparenza in ogni atteggiamento e parola. È lo stile che caratterizza Gesù e che ognuno di noi è chiamato a vivere. Non c’è sforzo in questo, perché si tratta di aderire alla sete di bellezza, di onestà, di verità, che tutti ci portiamo dentro. Ci è chiesta fedeltà a noi stessi, al nostro essere figli di Dio. 

Meditazione

«Non vi è infatti nulla di segreto che non debba essere manifestato e nulla di nascosto che non debba essere messo in luce».Dio, che è verità, non gioca come noi su meccanismi, progetti e calcoli, zone d’ombra che sono invece proprie del maligno. La verità è libertà. Se non hai nulla da manipolare, da difendere, hai libertà d’azione più grande. Gesù afferma che se fai bene ti sarà dato di più perché la sua misura è diversa dalla nostra. L’invito è ad essere ciò che si è perché non vi sia scarto tra interiorità ed esteriorità. La lampada è posta sul candelabro per illuminare; un uso diverso la trasforma in altro. Se tu sei un figlio di Dio e vivi alla presenza della luce, non possono esserci in te zone d’ombra, di nascondimento o tenebra. Se ci sono, allora non sei più figlio della luce. Per essere tale, il secondo invito, ripetuto tre volte in pochi versetti, è fare attenzione a quello che ascolti perché ciò che entra nella mente diventa poi il tuo pensare e il tuo agire. Se entra la Parola di Dio, pensi la Parola di Dio, agisci secondo la Parola di Dio. Essere nella verità davanti a Dio è la condizione per essere poi veri davanti agli uomini. Non si può essere doppi, perché essere ciò che si è significa essere uno e non molteplice. La libertà di essere se stessi è data dalla consapevolezza che il Signore non cerca da te nulla di diverso da ciò che sei.Il Signore, che è verità, fa verità. Nulla di segreto rimane tale; tutto viene alla luce. Se collochi una lampada sotto il moggio o sotto il letto, ha un raggio di illuminazione minore. Gesù è la lampada che illumina la vita. In che posto lo collochi nella tua quotidianità? 

Preghiera

«Tu sei grande, Signore, e ben degno di lode; grande è la tua virtù, e la tua sapienza incalcolabile. E l’uomo vuole lodarti, una particella del tuo creato, che si porta attorno il suo destino mortale, che si porta attorno la prova del suo peccato e la prova che tu resisti ai superbi. Eppure l’uomo, una particella del tuo creato, vuole lodarti. Sei tu che lo stimoli a dilettarsi delle tue lodi, perché ci hai fatti per te, e il nostro cuore non ha posa finché non riposa in te» (Agostino, Confessioni, I,1). 

Agire

Farò chiarezza a me stesso, in un dialogo sincero con un sacerdote o una persona fidata, per una situazione che posso ritenere offuscata.

Meditazione del giorno a cura delle Monache Agostiniane della Comunità Santi Quattro Coronati a Romatratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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