"Sempre e comunque dalla parte della vita"

La campagna “Voglio Vivere” aderisce alla XXXVI Giornata per la vita

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«Gli attacchi alla vita umana sono sempre più numerosi e vari strumenti di morte minacciano la sopravvivenza del genere umano, ma noi non ci arrendiamo e sentiamo il dovere morale di stare, sempre e comunque, dalla parte della vita, in modo particolare nella Giornata che ad essa è dedicata».

Samuele Maniscalco, responsabile della campagna Voglio Vivere, manifesta la partecipazione alla XXXVI Giornata nazionale per la vita che si celebrerà domenica 2 febbraio. Istituita per promuovere e sostenere la vita nascente messa in pericolo dalla legalizzazione dell’aborto, la ricorrenza «invita alla riflessione e impone oggi un maggiore senso di responsabilità, individuale e collettivo, affinché vengano sostenute tutte le fasi dell’esistenza». 

«Siamo d’accordo – prosegue Maniscalco – con la Conferenza Episcopale Italiana, che nel suo Messaggio per la Giornata Nazionale per la vita sul tema “Generare futuro” scrive che esiste un “nesso stretto tra educare e generare: la relazione educativa si innesta nell’atto generativo e nell’esperienza dell’essere figli”, nella consapevolezza che “il bambino impara a vivere guardando ai genitori e agli adulti”.

Nonostante la crisi, come sostengono i nostri Vescovi, “generare la vita è generare il futuro” soprattutto oggi che “la nostra società ha bisogno di solidarietà rinnovata, di uomini e donne che la abitino con responsabilità e siano messi in condizione di svolgere il loro compito di padri e madri, impegnati a superare l’attuale crisi demografica e, con essa, tutte le forme di esclusione. Una esclusione che tocca in particolare chi è ammalato e anziano, magari con il ricorso a forme mascherate di eutanasia».

Rinnovando il proprio impegno a far prevalere i diritti di chi non ha voce, la campagna “Voglio Vivere” ricorda l’appuntamento del 5 aprile a Palermo e del 4 maggio a Roma con la Marcia nazionale per la Vita.

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ZENIT Staff

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