L'Ucraina in guerra è a rischio catastrofe

La denuncia dell’Onu: almeno 224 civili morti nelle ultime tre settimane nella zona Est del Paese. Intanto è polemica sul coinvolgimento degli Usa

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La crisi nell’Ucraina orientale si aggrava. L’Alto commissario dell’Onu per i diritti umani, Zeid Raad al Hussein, quantifica in almeno 224 civili morti e 545 feriti il bilancio dei combattimenti nelle ultime tre settimane tra esercito di Kiev e separatisti dell’autoproclamata repubblica di Donetsk. Secondo al Hussein, se non cesseranno le violenze le conseguenze saranno “catastrofiche”.

E mentre il leader dell’autoproclamata repubblica, Alexander Zakharcenko, ha annunciato l’arrivo di nuovi volontari che porteranno le sue milizie a raggiungere le 100mila unità, le stesse milizie ottengono nuovi importanti risultati. L’aeroporto di Donetsk è ormai una loro roccaforte dopo mesi di combattimenti.

Sullo sfondo di queste violenze, il New York Times scrive che gli Stati Uniti forniranno armi all’esercito di Kiev per un valore di tre miliardi di dollari. La scelta di Washington sarebbe come un detonatore capace di far deflagrare i già fragili rapporti con la Russia. Nei mesi scorsi il giornale tedesco Bild am Sonntagriferiva della partecipazione di “circa 150 specialisti americani” della Academi ad alcune operazioni militari al fianco dell’esercito russo. La Academi (ex Blackwater) è una compagnia militare privata che prende l’incarico soltanto se il contratto viene approvato dal Dipartimento di Stato e dalla Cia.

È così che Sergej Lavrov, ministro degli Esteri russo, ieri da Pechino (dove è in corso una riunione tra Russia, Cina e India) ha accusato gli Stati Uniti non solo di aver svolto un ruolo “fin dall’inizio nel colpo di Stato di Maidan”, ma anche di volere “continuare a sostenere senza alcuna riserva le azioni di Kiev, che ha imboccato la via della forza per risolvere il conflitto”.

E in attesa che giovedì il segretario di Stato Usa John Kerry si recherà a Kiev, Ben Rhodes, vice consigliere per la sicurezza nazionale americana, ha precisato in un’intervista alla Cnn che Washington non fornirà armi agli ucraini “nel prossimo futuro” ma allo stesso tempo ha detto che Obama ha chiesto ai suoi consiglieri di “valutare tutte le opzioni”.

Nelle stesse ore, a Mosca, il presidente russo Putin ha chiesto “a tutte le parti coinvolte nel conflitto” nel sud est ucraino “di mettere fine urgentemente alle azioni militari e a qualsiasi altra manifestazione di violenza”.

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ZENIT Staff

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