Radio Maria nelle vere periferie del mondo

Il segnale dell’emittente cattolica giunge in due regioni molto povere dell’Uganda: Kabale e Moroto

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La missione di Radio Maria in Africa nel tempo si è estesa raggiungendo posti difficili, regioni inaccessibili e luoghi a volte anche pericolosi. La notizia che oggi i responsabili dell’emittente mariana più diffusa nel mondo vogliono dare, riguarda l’Uganda. Il segnale è arrivato in due regioni molto povere: quella di Kabale e di Moroto.

La missione di Radio Maria nel mondo viaggia su due binari paralleli: da una parte quello di rispondere alla chiamata di vescovi e laici, che hanno il desiderio di far aprire questa emittente cattolica anche nel proprio paese, dall’altra di potenziare il segnale per cercare di coprire tutto il territorio nazionale.

Radio Maria è già presente dal 1996, in questo Stato della costa orientale, nell’arcidiocesi di Mbarara ed è diventata rete nazionale dal 1° maggio 2001, con circa una decina di ripetitori attivi ed oltre trenta milioni di persone raggiunte dal segnale (su una popolazione che ne conta circa 35).

“La gioia di essere figlie e figli di Maria ci spinge ad essere missionari perché l’amore, come la gioia ha questa dimensione: vuole essere condiviso”. È quanto si legge in una nota stampa dell’Associazione World Family of Radio Maria, che coordina ed offre supporto a tutte le radio presenti nei cinque continenti.

In questo contesto il 14 dicembre scorso Radio Maria Uganda ha organizzato una giornata chiamata Giornata di Radio Maria dove gli amici della radio sono venuti alla sede della radio per confessarsi, pregare insieme il rosario e la messa, cantare e ballare insieme, e soprattutto festeggiare l’arrivo del segnale di Radio Maria in queste due zone così difficili: Kabale e soprattutto quella di Moroto, dove le persone abitano in case fatiscenti in un’area semidesertica.

“Tra le varie attività che la radio svolge quotidianamente sul territorio africano è sicuramente quella di essere vicina alla gente – ha detto a ZENIT il responsabile delle Radio Maria in Africa, Jean Paul Kayihura -. In un contesto difficile come l’Uganda è importante diffondere la fede nelle lingue locali. Per questo motivo sono state create cinque sottostazioni che dedicano alcune ore di programmazione nella lingua locale di quella zona, mentre il resto del palinsesto è prodotto in inglese dalla sede centrale di Kampala”.

“Parlando con la lingua locale delle persone arriviamo al loro cuore – ha detto a ZENIT il Direttore di RM Uganda, P. Charles Lwanga Ssewava –. Usando gli idiomi locali siamo sicuri che gli ascoltatori comprendano correttamente i programmi e ciò permette loro di pregare, fare domande e condividere la loro testimonianza serenamente. Essendo l’Uganda un Paese con diverse realtà particolari, è fondamentale sostenere una vera integrazione, altrimenti tanti cristiani resterebbero emarginati e molti non potrebbero conoscere la bontà di Maria Madre Nostra e di Cristo. Per questo motivo Radio Maria è presente e vicina alla gente, alle piccole comunità cristiane, alle scuole ed alle parrocchie”.

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Daniele Trenca

Daniele Trenca è laureato in Editoria Multimediale e Nuove Professioni dell’Informazione presso “Sapienza - Università di Roma” con una tesi in Sociologia delle Relazioni Internazionali sugli scenari della guerra cibernetica, meglio conosciuta come Cyberwarfare. Giornalista pubblicista ha collaborato con le seguenti testate “Il Tempo”, “L’Ottimista” e “World Family of Radio Maria”.

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