“La notizia dell’uccisione di almeno 15 cristiani assiri siriani da parte delle milizie dello Stato islamico non è vera”. La smentita, rispetto a quanto circolato nella giornata di ieri, giunge ad AsiaNews da mons. Antoine Audo, arcivescovo caldeo di Aleppo. Restano i timori per la sorte delle centinaia di cristiani assiri (tra i 250 e i 350, a seconda delle fonti) tra le mani dei jiahdisti, ma finora non risulta ci siano state esecuzioni. “Ho contattato il vicario dei caldei ad Hassaké, padre Nidala – prosegue mons. Audo – il quale mi ha riferito che non è vera la notizia dell’uccisione dei cristiani”.
Da più parti giunge l’invito alla prudenza, in attesa di capire se ci saranno sviluppi sul sequestro di massa, avvenuto a inizio settimana durante l’assalto dei miliziani islamisti nel governatorato nord-orientale di al-Hasakah. Il nunzio apostolico a Damasco, mons. Mario Zenari, ha ribadito l’importanza ad “essere molto prudenti e attenti, perché è difficile avere notizie precise e si creano pericolosi allarmismi. Anche sui numeri si è fatta confusione, da 90 a 350 sequestrati, da due a 12 villaggi, bisogna fare attenzione”.
La preghiera per i cristiani siriani perseguitati arriva anche da papa Francesco, impegnato fino ad oggi negli esercizi spirituali della Curia ad Ariccia. “Le parole di papa Francesco sono fonte di grande consolazione, di aiuto e di coraggio per noi cristiani siriani, in questo periodo di crisi e difficoltà”, ha commentato ad AsiaNews mons. Georges Abu Khazem, vicario apostolico di Aleppo dei Latini. “Noi abbiamo grande fiducia in lui – conclude, a proposito del Pontefice -, e speriamo che anche gli altri lo capiscano e lo seguano. Con la guerra non si ottiene nulla, la strada della pace è lunga, ma è la sola possibile”.