Dopo avere fatto il giro del mondo, don Giovanni Bosco è tornato in Italia. La Diocesi di Milano accoglierà l’urna del santo “dei ragazzi” dal 31 gennaio al 4 febbraio con un ricco programma di eventi, dal titolo “Don Bosco è qui” in cui i protagonisti saranno i più giovani.
Le “cinque giornate di Milano” saranno una grande e lunga festa a conferma dell’affetto che a duecento anni dalla nascita, don Bosco è ancora in grado di suscitare.
Nella stessa Diocesi l’urna toccherà in questi giorni diverse località: Varese, Venegono Inferiore, Olgiate Olona, Seregno, Lecco, Sesto San Giovanni, le parrocchie milanesi di Sant’Agostino, san Giovanni Bosco in Baggio, Sant’Ambrogio.
Spettacolare sarà l’arrivo a Milano. Dopo avere fatto il suo ingresso in Diocesi a Varese (venerdì 31 gennaio, nella Basilica di San Vittore) e a Lecco (sabato 1 febbraio, in mattinata, nella Basilica di San Nicolò), sabato 1 febbraio don Bosco giungerà nel cuore del capoluogo lombardo a bordo di un tram, proprio come fosse un cittadino di Milano. L’urna, dal deposito dell’Atm di via Leoncavallo, giungerà in piazza Fontana poco prima delle 14. Qui sarà accolta dai ragazzi degli oratori che la porteranno in processione fin sul sagrato del Duomo, dove le renderanno omaggio il vicario generale monsignor Mario Delpini e l’assessore all’educazione del Comune di Milano, Francesco Cappelli, prima della celebrazione liturgica nella Cattedrale alla presenza dei catechisti della Diocesi di Milano.
La giornata di sabato, tuttavia, non sarà soltanto all’insegna della preghiera. Nel pomeriggio dalle 15 alle 17 la galleria del Corso, lungo Corso VittorioEmanuele, sarà trasformata in una grande palestra all’aperto dove saranno proposti giochi e gare, come se ci si trovasse in un qualsiasi cortile racchiuso tra un campanile e una canonica. In tarda serata inizierà la “notte con Don Bosco” che si concluderà con una “passeggiata notturna”: intorno alla mezzanotte i ragazzi accompagneranno l’urna lungo le vie della movida cittadina dal Duomo alla Basilica di Sant’Agostino. La “notte con Don Bosco” avrà anche una finalità caritativa: saranno raccolte le offerte che serviranno ad acquistare i banchi e le sedie per gli alunni della scuola salesiana a Zway in Etiopia.
Altri momenti forti del programma saranno il musical “Affari pe’… Santi”, all’auditorium Don Bosco in via Melchiorre Gioia, 50 (domenica 2 febbraio, ore 14.30) e l’arrivo al carcere Beccaria (lunedì 3 febbraio, ore 8.15). L’urna sarà posta al centro della cappella dell’istituto penale minorile, dove alle 9, l’arcivescovo emerito, il cardinale Dionigi Tettamanzi, celebrerà la messa e somministrerà i sacramenti dell’iniziazione cristiana a 3 ragazzi che stanno scontando la pena nel carcere minorile. Al termine della celebrazione, i ragazzi del Beccaria si racconteranno davanti ad un pubblico composto da coetanei.
Martedì 4 febbraio sarà l’ultima giornata milanese di don Bosco. L’urna tornerà in Duomo dove sono previste le visite in mattinata degli alunni e degli studenti delle scuole e nel pomeriggiodei ragazzi degli oratori. Momento culminante dell’ultima giornata milanese di don Bosco, la fiaccolata, guidata dal vicario episcopale per l’evangelizzazione, mons. Pierantonio Tremolada. Con questa processione l’urna sarà trasferita nella Basilica di Sant’Ambrogio, tappa finale del tour cittadino. Qui l’arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, alle 21 celebrerà la messa davanti a sacerdoti, educatori, insegnanti e genitori che costituiscono le comunità educanti della Diocesi di Milano.
Con “Don Bosco è qui” termina anche nella Diocesi di Milano la “Settimana dell’educazione” (21-31 gennaio 2014) quest’anno dedicata al tema appunto della “comunità educante”, cioè al necessario «coinvolgimento comunionale di tutte le figure che realizzano un rapporto educativo con i ragazzi», secondo la definizione dell’Arcivescovo.
La peregrinazione dell’Urna di San Giovanni Bosco è partita nel 2009 da Torino. Da allora ha attraversato 130 paesi del mondo e ha toccato cinque continenti, percorrendo migliaia di chilometri. Dopo Milano, l’urna proseguirà nelle diocesi dell’Emilia Romagna, poi sarà in Lituania e infine tornerà a Torino dove nella seconda parte dell’anno cominceranno le celebrazioni per i duecento anni della nascita del santo (1815-2015).