Ad Amsterdam, ancora oggi si ricorda il prodigioso evento legato ad un’Ostia guaritrice

CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 17 febbraio 2005 (ZENIT.org).- Per approfondire il tema del Sacramento dell’Eucaristia ZENIT pubblica una serie di storie legate ai Miracoli Eucaristici, curata da Antonia Salzano Acutis, Presidente dell’Istituto San Clemente I Papa e Martire (info@istitutosanclemente.it ) e Curator della Pontificia Accademia “Cultorum Martyrum”.

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L’Istituto San Clemente sta preparando un libro su 80 Miracoli Eucaristici corredato di disegni e fotografie a colori, che uscirà nel marzo del 2005.

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Miracolo Eucaristico di Amsterdam, Olanda (1345 )

Questo Miracolo Eucaristico, citato anche nel Catechismo Olandese, si verificò ad Amsterdam pochi giorni prima della festa di Pasqua. Il 12 marzo 1345, Ysbrand Dommer, sentendosi ormai in punto di morte, chiese ai suoi familiari di andare a chiamare il sacerdote della chiesa parrocchiale di Oude Kerk per ricevere il Santo Viatico. Il sacerdote comunicò il malato e questo poco dopo vomitò tutto ciò che aveva ingerito in un catino, il cui contenuto venne poi gettato tra le fiamme del caminetto.

La mattina seguente Ysbrand si era ripreso completamente e una delle infermiere, accostatasi al caminetto per riattizzarne il fuoco, notò una strana luce nell’aria, nel cui centro vi era l’Ostia rigettata dal malato. La donna sconvolta cominciò a gridare così forte che tutto il vicinato accorse e poté ammirare il Miracolo. Ysbrand fece recuperare l’Ostia, l’avvolse in un panno di lino e la ripose in una piccola cassetta ordinando alla donna di portarla a vedere al sacerdote.

E il Miracolo continuò: il Sacerdote infatti, pur volendo trattenere l’Ostia prodigiosa presso di lui, per tre volte dovette ritornare a casa del malato per recuperare la Particola che miracolosamente ritornava sempre a casa di Ysbrand. Il Prete allora comprese che il Signore desiderava restare in quella casa, che in seguito fu trasformata in cappella. Il giorno di Pasqua i testimoni del Prodigio, con il sindaco del paese di Amstel, scrissero un accurato resoconto degli eventi.

Il documento venne in seguito consegnato al Vescovo di Utrech, Jan van Arkel, che si pronunciò positivamente sulla veridicità del Miracolo e ne autorizzò la venerazione. Nel 1452 la cappella fu distrutta da un incendio ma stranamente l’Ostensorio contenente la Sacra Particola rimase intatto. Le processioni in onore del Miracolo continuarono anche dopo il 1578.

Il Padre J. Van der Mey ottenne nel 1665 dal consiglio della città l’autorizzazione a trasformare in cappella una delle case dell’ex convento delle Beghine. Qui fu trasferito il prezioso Ostensorio, che venne purtroppo trafugato poco dopo da ignoti ladri. La cappella fu distrutta e in seguito ricostruita: ancora oggi vi è l’esposizione permanente del Santissimo Sacramento, a perpetua memoria del Miracolo.

Le sole cose che ci rimangono del Prodigio sono la cassetta che conteneva l’Ostia, i documenti che attestano il Miracolo e alcuni dipinti che è possibile ammirare presso il Museo storico di Amsterdam. Ogni anno, durante la notte che precede la domenica delle Palme, si organizza una processione silenziosa (Stille Omgang) a memoria del prodigioso evento.

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ZENIT Staff

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