Attraverso un comunicato della Sala Stampa vaticana pubblicato nella serata di lunedì 18 settembre 2017, la Segreteria di Stato della Santa Sede “smentisce con fermezza” l’autenticità di un presunto nuovo documento riguardo al caso Emanuele Orlandi, diffuso oggi da due testate italiane.
Le notizie ivi contenute sono “del tutto false e prive di fondamento”, dichiara la nota.
Emanuela Orlandi è la figlia di un commesso della Prefettura della Casa pontificia e cittadina dello Stato della Città del Vaticano, scomparsa nel giugno del 1983 all’età di 15 anni in circostanze mai chiarite.
Riportiamo di seguito il testo del comunicato.
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Per il lancio di un libro d’imminente uscita, questa mattina due quotidiani italiani hanno pubblicato un presunto documento della Santa Sede che attesterebbe l’avvenuto pagamento di ingenti somme, da parte del Vaticano, per gestire la permanenza fuori Italia di Emanuela Orlandi, scomparsa a Roma il 22 giugno 1983.
La Segreteria di Stato smentisce con fermezza l’autenticità del documento e dichiara del tutto false e prive di fondamento le notizie in esso contenute.
Soprattutto rattrista che con queste false pubblicazioni, che tra l’altro ledono l’onore della Santa Sede, si riacutizzi il dolore immenso della famiglia Orlandi, alla quale la Segreteria di Stato ribadisce la sua partecipe solidarietà.
San Pietro - Foto © Wikimedia Commons - Fczarnowski, CC BY-SA 4.0
Caso Orlandi: La Santa Sede “smentisce con fermezza” presunto nuovo documento
Comunicato della Segreteria di Stato