Saluto cordialmente i fedeli di lingua italiana.
Il mio pensiero va, in particolare, ai gruppi che da tempo si erano prenotati per essere presenti oggi. Tra questi, i ragazzi della professione di fede della Diocesi di Milano, collegati a questo incontro tramite i mezzi di comunicazione sociale.
Cari ragazzi, anche se il vostro pellegrinaggio a Roma è solo virtuale, mi sembra quasi di percepire la vostra gioiosa e rumorosa presenza, resa concreta anche dai tanti messaggi scritti che mi avete inviato: ne avete inviati tanti, e sono belli! Sono belli, belli i messaggi. Grazie tante. Grazie per questa unione con noi. Pregate per me, non dimenticatevi. Vi ringrazio e vi incoraggio a vivere sempre la fede con entusiasmo e a non perdere la speranza in Gesù, l’amico fedele che riempie di felicità la nostra vita, anche nei momenti difficili.
Saluto infine i giovani, i malati, gli anziani e gli sposi novelli. L’ultimo scorcio del tempo quaresimale che stiamo vivendo possa favorire un’adeguata preparazione alla celebrazione della Pasqua, conducendo ciascuno ad una ancor più sentita vicinanza a Cristo. A tutti la mia Benedizione.