“Promuovere la cultura dell’incontro”, uno degli argomenti più cari a Papa Francesco, potrebbe essere il motto perfetto per l’Institut Saint Dominique (ISD) di Roma, scuola fondata all’inizio degli anni ‘60 dalle Suore della Congregazione Romana di San Domenico, a nord della città e frequentata da circa 300 allievi provenienti da più di 30 paesi.
L’apertura culturale è infatti uno dei principi fondamentali dell’ISD che si esprime anche nel vasto programma di lingue insegnate oltre il francese – lingua principale – fra le quali l’italiano, l’inglese, l’arabo, lo spagnolo e il tedesco, per non dimenticare le lingue classiche, il latino e il greco.
Gli studenti dispongono anche di una vasta scelta di attività sportive e culturali, dopo lo studio, come il coro, l’orchestra o il gruppo di teatro. Un ulteriore beneficio della struttura è il grande parco, che non solo permette lo svolgimento di tante attività all’aria aperta, ma invita anche al semplice riposo.
A Roma ci sono molte scuole straniere, c’è un’ampia offerta. Perché scegliere l’insegnamento di una scuola cattolica francese, perché l’ISD?
Monsier Bonnet, il nuovo Direttore dell’Istituto, risponde: Prima di tutto tra questa diversità di offerte, ci sono solo due istituzioni riconosciute dallo Stato francese. Pertanto, le famiglie espatriate, siano esse francesi o semplicemente francofone, possono così mantenere i loro figli nel sistema ufficiale francese poiché siamo partner della rete AEFE (Agenzia delle scuole Francesi all’Estero).
Le famiglie italiane considerano le nostre scuole un luogo in cui si trova e si scambia l’eccellenza francese. Per quanto riguarda il Saint Dominique, la sua lunga presenza nel quartiere (da quasi 60 anni), unita alla specificità della pedagogia domenicana, gli consente di offrire un’educazione aperta a realtà locali e internazionali.
I nostri studenti si diplomano (con successo costante) ottenendo il titolo di studio francese (Baccalauréat) e quello italiano (Esame di stato).
Potremmo anche menzionare la certificazione per l’inglese che forniamo in collaborazione con l’Università di Cambridge.
Quali principi definirebbe i più importanti per gli insegnanti dell’ISD?
Catherine Velletri, insegnante da 30 anni all’ISD e coordinatrice del collège (medie inferiori) spiega: Essendo l’ISD una scuola riconosciuta dal Ministero della Pubblica Istruzione Francese, gli insegnamenti fondamentali vi vengono impartiti in francese e rispettando le direttive ministeriali. I nostri allievi hanno un vissuto scolastico molto vario. Provengono da scuole italiane, maliane, belghe, algerine … Questo ci impone di personalizzare il nostro insegnamento e di aiutare i ragazzi a imparare a convivere insieme. Il nostro motto è “eccellenza” che per noi significa permettere a ciascuno di riuscire al meglio delle sue capacità.
La lingua principale della scuola è il francese. Come viene promossa dall’ISD?
Catherine Velletri: Tutti gli allievi dell’ISD non sono di madre lingua francese. Per inserirli organizziamo lezioni di FLE (francese lingua straniera) e anche scambi con scuole francesi. I risultati sono molto buoni. Quest’anno si è diplomata con il massimo dei voti una ragazza che ha iniziato gli studi all’ISD in prima media senza conoscere una parola di francese.
Ogni due settimane proponiamo il “quarto d’ora di lettura”: dalle 9.05 alle 9.20 ci fermiamo tutti, adulti e ragazzi, e ognuno legge un libro a scelta purché non sia scolastico.
Infine vengono organizzati degli eventi. A dicembre, per la Secondaria, “Les Palmes” concorso di cultura generale e ortografia; il 20 marzo, la “Giornata della Francofonia”, grande festa della lingua francese, con giochi, ateliers di scrittura e di teatro, danze e musiche africane … A questa giornata partecipa tutta la scuola, dalla materna al liceo.
Una scuola deve stare anche al passo coi tempi. I ragazzi di oggi sono cresciuti consultando e usando le tecnologie di ultima generazione. L’ISD risponde a queste esigenze?
Catherine Velletri: Ovviamente l’ISD dispone di laboratori di scienze, di aule d’informatica, di due biblioteche (una per la Primaria e una per la Secondaria) con postazioni informatiche per le ricerche. Le nuove tecnologie fanno parte integrante dell’insegnamento per alcune materie, in particolare quelle scientifiche. Ma oltre a queste lezioni curriculari, proponiamo delle attività in collaborazione con FabLab per insegnare ai ragazzi a progettare, programmare e, ad esempio, stampare in 3D.
Sensibilizziamo anche i ragazzi ai pericoli della “rete”, al quotidiano insegnando loro a rispettare le regole, verificare le fonti, ecc., con interventi esterni come quelli della Polizia Postale.
L’ISD non ha solo un’impostazione poliglotta, ma anche interreligiosa. E’ una scuola cattolica aperta a tutte le confessioni. Il dialogo interreligioso e interculturale fa parte della quotidianità scolastica. Papa Francesco ha sottolineato l’importanza dell’ “alleanza educativa tra la scuola e la famiglia”, la “complicità solidale”[1]. L’ISD vive questi valori?
Monsieur Bonnet: La prima cosa che voglio ricordare come dirigente scolastico cattolico è che i genitori sono e devono rimanere i primi insegnanti dei loro figli. Diamo il benvenuto a studenti di famiglie cattoliche, protestanti, musulmane o con nessun orientamento religioso. Li uniamo nei valori universali sostenuti dalla Chiesa cattolica: ricerca della verità, affermazione della fede in Dio, amore del prossimo, speranza comune nella costruzione di un mondo migliore. Ogni bambino è prezioso per noi e deve sentirsi amato.
Ecco perché il nostro motto per quest’anno è questa bellissima frase di Don Bosco: “Senza affetto non c’è fiducia, senza fiducia, niente educazione”. Sta a noi applicarlo quotidianamente. Questa è la nostra prima missione.
Catherine Velletri: Per noi il dialogo con le famiglie è fondamentale. Sia dal punto di vista istituzionale, con l’associazione dei genitori, che dal punto di vista personale.
L’associazione dei genitori collabora con noi per l’organizzazione di vari eventi quali la Giornata della Francofonia, la festa di fine anno.
Le famiglie che scelgono l’ISD, di qualunque nazionalità o fede religiosa esse siano, lo fanno non solo per la qualità dell’insegnamento ma anche per i valori di solidarietà, fratellanza e rispetto che portiamo avanti. L’incontro personale ci permette di creare un clima di fiducia per i ragazzi in particolare quando ci sono difficoltà di inserimento o di apprendimento.
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[1]Papa Francesco all’Associazione Italiana Maetri Cattolic (5 gennaio 2018)
Allievi dell'Institut Saint Dominique a Roma- Foto © Institut Saint Dominique
"Senza affetto non c’è fiducia, senza fiducia, niente educazione"
“Le famiglie che scelgono l’ISD, lo fanno non solo per la qualità dell’insegnamento ma anche per i valori di solidarietà, fratellanza e rispetto che portiamo avanti” – Intervista al nuovo preside dell’ Institut Saint Dominique a Roma