Udienza del Santo Padre ai pellegrini dell’Arcidiocesi di Cracovia - Foto © Vatican Media

L’eredità di San Giovanni Paolo II: "La sfida ad essere fedeli"

Udienza del Santo Padre ai pellegrini dell’Arcidiocesi di Cracovia

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Alle ore 8.30 di questa mattina, in Aula Paolo VI, il Santo Padre Francesco riceve in Udienza i partecipanti al pellegrinaggio dell’Arcidiocesi di Cracovia.
Pubblichiamo di seguito il saluto che il Papa rivolge ai presenti nel corso dell’incontro:
Saluto del Santo Padre
Cari fratelli e sorelle, benvenuti!,
e grazie del vostro caloroso affetto! Ringrazio l’Arcivescovo Marek per le sue cortesi parole, e saluto fraternamente i Cardinali e i Vescovi presenti.
Siete venuti come rappresentanti della santa Chiesa di Dio che è in Cracovia, che mi ha accolto a braccia aperte nell’estate del 2016. Siete venuti insieme ai vostri Pastori e alle persone consacrate, per ringraziare Dio della vita e del pontificato di San Giovanni Paolo II, in prossimità del 40° anniversario della sua elezione alla Sede di Pietro. Saluto cordialmente tutti voi, in modo particolare i poveri, i malati e i numerosi giovani che partecipano al pellegrinaggio.
San Giovanni Paolo II ha arricchito la Chiesa universale con una grande abbondanza di doni, che in buona parte ha ereditato dal tesoro di fede e di santità della vostra terra e della vostra Chiesa. Egli portava nel cuore e, per così dire, nella carne le testimonianze dei santi di Cracovia: da San Stanislao e Santa Edvige Regina, a Sant’Alberto e Santa Faustina. Da loro ha imparato la sconfinata dedizione a Cristo e la grande sensibilità per ogni uomo; dedizione e sensibilità che si sono manifestate nel suo ministero sacerdotale, episcopale e papale.
Ha ricevuto da Dio il grande dono di saper leggere i segni dei tempi alla luce del Vangelo, e lo ha fatto fruttare a beneficio del cammino del suo popolo, del vostro popolo, che nelle diverse vicende dolorose non ha mai perso la fiducia in Dio e la fedeltà alla propria cultura radicata nello spirito cristiano. Fedele a queste radici, ha cercato di far sì che la Chiesa si ergesse come custode dei diritti inalienabili dell’uomo, della famiglia e dei popoli, per essere segno di pace, di giustizia e di sviluppo integrale per l’intera famiglia umana. Nello stesso tempo, Egli ha sempre sottolineato la priorità della grazia e dell’obbedienza alla volontà di Dio, prima di ogni calcolo umano. Questa ricca eredità, che San Giovanni Paolo II ci ha lasciato, è per noi – e in modo speciale per i suoi compatrioti – una sfida ad essere fedeli a Cristo e a rispondere con gioiosa dedizione alla chiamata alla santità, che il Signore rivolge a ciascuno e ciascuna di noi, nella nostra specifica situazione personale, familiare e sociale.
Cari fratelli e sorelle, San Giovanni Paolo II non smette di vegliare sulla Chiesa che è a Cracovia, che ha tanto amato! Dal cielo accompagna il vostro cammino: le famiglie, i giovani e i nonni, i sacerdoti, le religiose e tutti i consacrati; i più svantaggiati, i sofferenti. Anch’io mi affido con voi alla sua intercessione. Vi ringrazio di questa vostra visita e benedico tutti voi e l’intera Comunità diocesana di Cracovia. Per favore, non dimenticatevi di pregare per me.

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ZENIT Staff

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