Arvo Pärt (2011) / Wikimedia Commons - Estonian Foreign Ministry - Flickr, CC BY 2.0

Premio Ratzinger: i vincitori sono un luterano, un cattolico e un ortodosso

Tra di loro il noto compositore estone Arvo Pärt

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Due teologi tedeschi — un luterano e un sacerdote cattolico — sono insieme al compositore ortodosso di musica sacra, Arvo Pärt, i vincitori della settima edizione del Premio Ratzinger, istituito dalla Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI. I loro nomi sono stati resi noti oggi, martedì 26 settembre 2017, nel corso di una conferenza stampa in Vaticano.
Come ha spiegato il presidente della fondazione, il gesuita ed ex direttore della Sala Stampa vaticana, Federico Lombardi, la cerimonia di conferimento avverrà il 18 novembre prossimo.
Theodor Dieter
Il primo vincitore dell’edizione 2017 è il teologo luterano tedesco Theodor Dieter, classe 1951. Insegna a Strasburgo, in Francia, dove è anche direttore dell’Istituto per la Ricerca Ecumenica.
Molto attivo nel dialogo ecumenico, il prof. Dieter ha avuto un ruolo “di grande rilievo nella redazione e approvazione” della “Dichiarazione congiunta sulla dottrina delle giustificazione” (31 ottobre 1999), così si legge nella scheda biografica pubblicata sul sito della Fondazione.
Nel 2012 è stato relatore sul dialogo tra cattolici e luterani nel corso dell’annuale incontro del “Ratzinger-Schülerkreis” a Castelgandolfo, alla presenza dell’attuale Papa emerito.
Karl-Heinz Menke
Il vincitore n° 2 dell’edizione 2017 è il sacerdote cattolico e accademico tedesco Karl-Heinz Menke, classe 1950. E’ professore emerito di dogmatica e propedeutica teologica presso la Facoltà Teologica Cattolica dell’Università di Bonn. E’ anche membro di commissioni della Conferenza episcopale tedesca (DBK) e della Commissione Teologica Internazionale. Menke è conosciuto come “profondo conoscitore” del pensiero di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, a cui ha dedicato vari studi e la monografia “Der Leitgedanke Joseph Ratzingers” (2008).
Arvo Pärt
Ortodosso infine è il compositore estone di musica sacra Arvo Pärt, nato nel 1935 a Paide. Pärt, che nel 1980 ha ottenuto la cittadinanza austriaca, ha ricevuto un dottorato “honoris causa” dal Pontificio istituto di musica sacra e ha partecipato alla Mostra “Lo splendore della verità – La bellezza della carità”, organizzata nel 2011 in occasione del 60° di sacerdozio di Benedetto XVI. E’ membro del Pontificio consiglio per la cultura dal dicembre 2011.
Nel suo intervento p. Lombardi ha sottolineato quello che ha definito “un allargamento dell’ambito delle attività dei premiati, che vengono a comprendere anche le arti”. Il gesuita ha spiegato che proprio “l’apprezzamento di J. Ratzinger / Benedetto XVI per l’arte della musica e l’ispirazione altamente religiosa dell’arte musicale di Pärt, hanno fatto apparire giustificata l’attribuzione del Premio anche al di fuori dell’ambito più strettamente teologico”.
Ricordiamo che il comitato scientifico della fondazione, istituita nel 2010, è composto da cinque membri. Si tratta del card. Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le cause dei santi, del card. Kurt Koch, presidente del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, del card. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio per la cultura, inoltre dell’arcivescovo Luis Francisco Ladaria Ferrer, nuovo prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, e infine di mons. Rudolf Voderholzer, vescovo di Ratisbona (Regensburg, Germania).

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Paul De Maeyer

Schoten, Belgio (1958). Laurea in Storia antica / Baccalaureato in Filosofia / Baccalaureato in Storia e Letteratura di Bisanzio e delle Chiese Orientali.

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