Un’immagine della Vergine di Copacabana, santa patrona della Bolivia e delle Ande, è stata inaugurata venerdì 22 settembre 2017 nei Giardini Vaticani. Lo ha riferito a ZENIT l’ambasciatore del Paese andino presso la Santa Sede, Julio Cesar Caballero.
La cerimonia si è svolta in presenza del cardinale Giuseppe Bertello, presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, di membri della Conferenza episcopale della Bolivia — in visita “ad limina” a Roma — e del Corpo diplomatico.
Il rappresentante della Bolivia presso la Santa Sede ha espresso la sua profonda soddisfazione e ha ricordato il grande significato spirituale della Madonna Nera (“Virgen Morena”) — nota anche come la “Virgen Candelaria de Copacabana” o la “Mamita de Copacabana” — per il suo Paese. “E’ l’espressione della fede del popolo della Bolivia”, ha detto il diplomatico.
Il santuario risale al periodo della colonizzazione spagnola ed è costruito su iniziativa dei frati predicatori o domenicani dell’Alto Perù.
Secondo la tradizione, l’indigeno Francisco Tito Yupanqui (1540/50-1616), il cui processo di beatificazione è stato aperto il 21 maggio 2011, ricevette una visione notturna di una donna con un bambino tra le braccia e in seguito ne riprodusse i tratti del volto, con le caratteristiche delle donne indigene, per cui l’effigie è nota anche come la “Virgen Morena”.
La famosa spiaggia di Copacabana a Rio de Janeiro, in Brasile, deve il suo nome proprio alla vergine della cittadina sul lago Titicaca. (pdm)