“La Chiesa risponderà con l’applicazione delle misure più severe” ai casi di abusi sessuali contro minori. Lo ha affermato papa Francesco ricevendo oggi, giovedì 21 settembre 2017, in Udienza in Vaticano i membri della Pontificia commissione per la protezione dei minori. Se ci sono le prove — così ha avvertito il Pontefice senza mezze parole –, la sentenza è irrevocabile, non ci saranno ricorsi né grazia.
Nel corso dell’odierna udienza, avvenuta in occasione dell’apertura dell’Assemblea plenaria dell’organismo, Francesco ha consegnato ai partecipanti il suo discorso preparato e ha parlato invece a braccio, esprimendo il suo dolore per il fatto che la Chiesa abbia preso solo tardi coscienza di questo problema. “E quando la coscienza arriva tardi, arrivano tardi anche i mezzi per risolvere il problema”, così ha detto.
“Ma grazie a Dio il Signore ha suscitato uomini profeti nella Chiesa” per far emergere il problema “e vederlo in faccia”, ha sottolineato il Pontefice italo-argentino, le cui parole sono state riportate dalla Radio Vaticana.
In seno alla Congregazione per la dottrina della fede “ci sono tanti casi che non vanno avanti”, ha ammesso Francesco, facendo sapere però che la Santa Sede intende assumere più personale per studiare i vari dossier.
Se ci sono le prove di un abuso, questo è sufficiente per non accettare ricorsi, ha avvertito il Papa, poiché questa persona è malata e ricaderà nel suo delitto. Quindi, “mai firmerò la grazia”.
Un peccato orribile
Nel suo discorso preparato, il Pontefice esprime il suo “profondo dolore” per “la situazione dei bambini abusati”. “Lo scandalo dell’abuso sessuale è veramente una rovina terribile per tutta l’umanità”, si legge nel testo, pubblicato in spagnolo sulla pagina web della Santa Sede. “Sentiamo vergogna per gli abusi commessi da ministri consacrati, che dovrebbero essere le persone più degne di fiducia”, aggiunge il Papa.
“Permettetemi di dire con tutta chiarezza che l’abuso sessuale è un peccato orribile, completamente opposto e in contraddizione con ciò che Cristo e la Chiesa insegnano”, ha proseguito Francesco.
“Perciò ribadisco ancora una volta di più che la Chiesa, a tutti i suoi livelli, risponderà con l’applicazione delle misure più severe a tutti coloro che hanno tradito la loro chiamata e hanno abusato dei figli di Dio”, avverte Francesco, che sottolinea: “La Chiesa, irrevocabilmente e a tutti i livelli, intende applicare contro l’abuso sessuale dei minori il principio della ‘tolleranza zero’”.
Ascoltare le vittime
Francesco rende anche omaggio al lavoro svolto dalla Commissione e ringrazia per l’aiuto fornito alle Chiese particolari, ai dicasteri della Santa Sede, nei corsi per i nuovi vescovi e nei congressi internazionali.
“La Chiesa è chiamata ad essere un luogo di misericordia e di compassione, specialmente per coloro che hanno sofferto”, conclude papa Francesco il suo discorso preparato, auspicando che la Commissione continuerà ad essere “un luogo dove possiamo ascoltare con interesse le voci delle vittime e dei sopravvissuti. Perché noi abbiamo molto da imparare da loro e dalle loro storie personali di coraggio e perseveranza”. (pdm)
Udienza Pontificia commissione protezione minori (21/09/ 2017) - Foto © PHOTO.VA - OSSERVATORE ROMANO
Protezione dei minori: il Papa mai firmerà la grazia
Francesco denuncia un peccato “orribile”, che esige la “tolleranza zero”