La Santa Sede ha firmato ieri, mercoledì 20 settembre 2017, presso la sede delle Nazioni Unite a New York, il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari.
A porre la sua firma sotto il testo a nome e per conto della Santa Sede è stato il segretario per i rapporti con gli Stati, l’arcivescovo Paul Richard Gallagher.
Il Trattato in questione è stato adottato il 7 luglio scorso al termine della Conferenza delle Nazioni sul negoziato di uno strumento giuridico vincolante per proibire le armi nucleari.
Il testo entrerà in vigore al Vaticano 90 giorni dopo la deposizione del 50° strumento di ratifica o di adesione.
Secondo un comunicato pubblicato dalle Nazioni Unite per l’apertura del Trattato alla firma, la minaccia nucleare ha raggiunto oggi “il picco massimo dalla fine della Guerra Fredda”. “Ci sono ancora sempre circa 15.000 testate nucleari nel mondo”, ha denunciato il segretario generale ONU, il portoghese António Guterres.
L’obiettivo del nuovo patto è quello di rafforzare il Trattato sulla non proliferazione delle armi nucleari, entrato in vigore nel 1970, e il Trattato sul divieto totale di test nucleari, aperto alla firma nel 1996 ma non ancora entrato in vigore. (pdm)
Test nucleare "Castle Romeo", Bikini, 27 marzo 1954 / Wikimedia Commons - United States Department of Energy, Public Domain (cropped)
ONU: la Santa Sede firma il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari
Cerimonia con mons. Gallagher