Sono “la continua preghiera, la confessione frequente, la S. Messa quotidiana, lavoro spirituale su se stesso” che hanno formato “già in età giovanile” la “santità” del giovane polacco Stanislao Kostka (1550-1568). Lo ha affermato papa Francesco oggi, mercoledì 20 settembre 2017.
Salutando i pellegrini polacchi durante l’Udienza generale in piazza San Pietro, il Pontefice ha richiamato infatti l’attenzione sul “patrono dei bambini e dei giovani”, la cui festa è stata celebrata lunedì 18 settembre in Polonia.
“Desideroso di dare uno scopo più alto alla propria vita, unito strettamente con Dio, entrò tra i Gesuiti contro la volontà dei genitori”, ha ricordato il primo romano Pontefice della storia proveniente dalla Compagnia di Gesù.
“Il suo esempio ricordi ai genitori e ai giovani, che la prospettiva di raggiungere una posizione sociale non faccia chiudere le proprie orecchie alla chiamata del Signore”, ha spiegato Francesco.
Stanislao Kostka nasce il 28 ottobre 1550 a Rostkowo, Polonia, in seno ad una famiglia dell’antica nobiltà. Molto pio, nutre una grande devozione per la Madonna e già all’età di 14 anni desidera entrare nella Compagnia di Gesù, ma i superiori dell’ordine rifiutano di accettare un candidato così giovane.
Durante una malattia Stanislao ha un’esperienza mistica: riceve la visita di santa Barbara, che gli dà la comunione. Appena guarito, prende la decisione definitiva di entrare nell’ordine dei gesuiti. Muore a Roma il 15 agosto 1568 all’età di neppure 18 anni dopo una grave malattia.
Viene canonizzato il 31 dicembre 1726 da papa Benedetto XIII. (pdm)
San Stanislao Kostka (1550-1568) - Foto Copyright Wikimedia Commons - Bestbudbrian, CC BY-SA 4.0
Polonia: Stanislas Kostka, patrono dei bambini e dei giovani
Saluti di papa Francesco ai pellegrini polacchi