Un’inchiesta su un caso di “possibile violazione delle norme in materia di immagini pedopornografiche” da parte di un diplomatico della Santa Sede accreditato a Washington è stata aperta dal Vaticano. Lo ha reso noto un comunicato della Santa Sede, diffuso oggi, venerdì 15 settembre 2017.
Le informazioni ricevute dal dipartimento di Stato degli Stati Uniti il 21 agosto scorso, così indica la nota vaticana, sono state inoltrate dalla segreteria di Stato vaticana al promotore di giustizia, ossia il procuratore, del Tribunale vaticano, il quale ha aperto un’inchiesta e ha avviato “una collaborazione a livello internazionale al fine di raccogliere elementi relativi al caso”.
Come ricorda la nota, conforme alle normi vigenti per tutte le istruttorie preliminari, “le indagini del Promotore di Giustizia sono protette dal necessario riserbo istruttorio”.
Il sacerdote in questione, che negli USA avrebbe goduto dell’immunità diplomatica, è stato richiamato in Vaticano. Se i sospetti venissero confermati, il sacerdote potrebbe essere ridotto allo stato laicale e anche essere perseguito civilmente. (pdm)
United States Capitol, Washington, D.C. / Wikimedia Commons - snty-tact, CC BY-SA 3.0
Washington: un diplomatico della Santa Sede richiamato a Roma
“Possibile violazione delle norme in materia di immagini pedopornografiche”