“Si è chinato a terra per baciare i piedi del Papa, che lo ha subito aiutato a rialzarsi e gli ha baciato le mani.” Con queste parole “L’Osservatore Romano” descrive nella sua edizione di domani, giovedì 14 settembre, l’incontro commovente tra papa Francesco e il salesiano indiano Thomas Uzhunnalil, liberato ieri nello Yemen dopo un sequestro durato circa 18 mesi.
Padre Tom, come viene anche chiamato, era stato rapito il 4 marzo del 2016 ad Aden, nello Yemen, in seguito ad un attacco di jihadisti, durante il quale 16 persone trovarono la morte, tra cui anche quattro suore della congregazione delle Missionarie della Carità di madre Teresa di Calcutta.
L’incontro è avvenuto dopo l’Udienza generale di oggi, mercoledì 13 settembre 2017, nella Casa Santa Marta. Il Papa ha abbracciato il sacerdote, gli ha assicurato che continuerà a pregare per lui e “visibilmente commosso, l’ha benedetto”, così rivela il quotidiano vaticano.
Da parte sua, p. Tom ha raccontato al Pontefice di aver “pregato ogni giorno per lui, offrendo le sue sofferenze proprio per la sua missione e per il bene della Chiesa”.
Non potendo celebrare la Messa durante il sequestro, il sacerdote salesiano ripeteva ogni giorno dentro di sé, nel suo cuore, tutte le parole della celebrazione, racconta “L’Osservatore Romano”. “Ogni giorno, ho sentito Gesù accanto a me, ho sempre saputo e sentito nel mio cuore che non ero solo”, ha detto il religioso 57enne originario dello Stato del Kerala.
P. Tom rimarrà ancora alcuni giorni a Roma in una comunità salesiana, anche per accertamenti medici, per poi ritornare in patria.
Il cardinale arcivescovo di Mumbai, Oswald Gracias, a Roma per la riunione del “C9”, ha giudicato il sacerdote in “buone” condizioni di salute. (pdm)
Papa Francesco & padre Tom Uzhunnalil, 13 settembre 2017 / © PHOTO.VA - OSSERVATORE ROMANO
Yemen: il Papa ha ricevuto padre Tom dopo il suo rilascio
“Ogni giorno, ho sentito Gesù accanto a me”