Povertà / Pixabay CC0 - 821292., Public Domain

S. Caterina e il povero

“Pillola quotidiana” di padre Andrea Panont

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S. Caterina una sera è visitata da un povero che le chiede qualcosa da mangiare e da vestire. La santa si alza immediatamente e, per quanto può, lo accontenta; e il povero se ne va.
Il mattino seguente le appare Gesù in persona tenendo in mano oro e perle e le dice: “Ecco le cose che mi hai dato ieri sera nel povero che ti ha visitato. Tutti i tuoi doni sono diventati oro.”
Dio mette sul suo conto tutto ciò che facciamo a chiunque ci passa accanto, fosse anche il peggior delinquente della terra. Da qui la profondità del detto: “Alla fine della vita possederai ciò che hai donato”.
Gesù mi chiede soltanto di fare per amore a lui anche il più piccolo gesto che durante il giorno mi viene domandato.
E’ l’unica cosa che Dio ci chiede e anche l’unica realtà che ci aprirà o chiuderà le porte del paradiso.
Quasi a dirci di non perdere tempo a ripetere “Signore, Signore”, ma unicamente “fare la volontà di Dio” che è appunto questa: Ricordati che “ciò che fai anche all’ultimo dei miei fratelli, lo fai a me”.
Allora rendo concreto il mio amore per Dio, quando lo sfamo nell’affamato dove Dio è presente, lo disseto nell’assetato in cui Dio stesso è assetato, lo visito nel carcerato dove Dio si è rinchiuso, lo perdono nel peccatore incallito dove Dio “si è fatto peccato”.
“Non chi dice, ma chi fa…entra, si salva”.
È proprio il biglietto d’entrata. Il lascia passare.
Ciao da P. Andrea
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Andrea Panont

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