Vilnius, Cattedrale / Wikimedia Commons - Keith Ruffles, CC BY 3.0

Beato Matulionis: “Strenuo difensore della fede e della dignità dell’uomo”

Parole di papa Francesco dopo l’Angelus di domenica 25 giugno 2017

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Dopo la recita della preghiera dell’Angelus, papa Francesco ha espresso oggi, domenica 25 giugno 2017, la sua vicinanza alla popolazione del villaggio di Xinmo, nella provincia di Sichuan, in Cina, “colpito ieri mattina da una frana causata da forti piogge”, e ha pregato per i defunti e i feriti e per tutti gli abitanti del villaggio che hanno perso la casa nel disastro naturale. “Vi sono tanto vicino!”, ha ribadito il Pontefice. Le persone disperse sono almeno 140.
Papa Francesco ha ricordato inoltre ai fedeli presenti in piazza San Pietro, che oggi ricorre nella capitale della Lituania, Vilnius, la beatificazione di mons. Teofilo Matulionis, “ucciso in odio alla fede nel 1962, quando aveva già quasi 90 anni” dall’occupante sovietico.
“Rendiamo lode a Dio per la testimonianza di questo strenuo difensore della fede e della dignità dell’uomo”, ha detto Francesco, che ha invitato i presenti a salutare con un applauso “lui e tutto il popolo lituano”. L’anziano vescovo non è solo il primo martire lituano dell’era sovietica, ma anche il primo lituano ad essere proclamato beato nella propria patria.
Ricordando il 150° anniversario della canonizzazione di San Giosafat Kuncewycz (1580-1623), celebrata il 29 giugno 1867, il Papa ha salutato l’arcivescovo maggiore, i vescovi, i sacerdoti e i fedeli della Chiesa greco-cattolica ucraina, assieme ai pellegrini della Bielorussia. 
“Mi unisco spiritualmente alla Divina Liturgia che celebrerete tra poco nella Basilica di S. Pietro, invocando dal Signore per ciascuno il coraggio della testimonianza cristiana e il dono della pace per la cara terra ucraina”, ha detto Jorge Bergoglio.
San Giosafat, le cui reliquie riposano nella Basilica Vaticana, è il primo santo greco-cattolico ad essere canonizzato da un romano pontefice. La beatificazione era avvenuta il 16 maggio 1643.
Al termine del tradizionale appuntamento domenicale, il Papa ha salutato poi i vari gruppi in piazza San Pietro, tra cui i ministranti di Komorow, in Polonia, e pellegrini cileni di Santiago del Cile, Rancagua e Copiapó.

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Paul De Maeyer

Schoten, Belgio (1958). Laurea in Storia antica / Baccalaureato in Filosofia / Baccalaureato in Storia e Letteratura di Bisanzio e delle Chiese Orientali.

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