Daily meditation on the Gospel

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Amore per il prossimo, prima dell’offerta a Dio — Meditazione quotidiana

Meditazione della Parola di Dio di Giovedì 15 Giugno, della X Settimana del Tempo Ordinario

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Lettura
Nel brano evangelico di ieri il Signore ha presentato il suo metodo per realizzare la Nuova Alleanza: non è venuto ad abolire, ma a dare compimento, e “non passerà un solo iota né un solo trattino della Legge”. Nel passo odierno leggiamo come il Maestro inizia a proclamare le sue “antitesi” a partire dal quinto comandamento: “non uccidere”. Certamente, questo modo di parlare di Gesù doveva suonare come scandaloso agli orecchi dei farisei, ma non per questo egli tace: annunciare la Buona Novella, infatti, è la missione che il Padre gli ha affidato.
Meditazione
La “giustizia dei farisei” era un atteggiamento meramente esteriore, e si presentava come un adempimento scrupoloso ma solo formale della legge: era una lettura limitata e accomodata, in cui il cuore dell’uomo non aveva un posto di rilievo e, dunque, l’amore non era un presupposto di cui tener conto. L’obbedienza alla legge mosaica era sufficiente. È l’approccio esattamente opposto a quello che è nelle intenzioni di Gesù. È per questo che il Signore esige che i suoi discepoli e i suoi seguaci superino questa morale difettosa. La prima antitesi ha a che vedere con il quinto comandamento. Si può uccidere una persona non solo fisicamente, e la si può offendere non solo con l’aggressione fisica, ma anche con l’insulto e il disprezzo. La seconda parte del brano evangelico lega i due principali comandamenti: l’amore verso Dio e l’amore verso il prossimo. Non c’è un culto gradito a Dio se non siamo in pace e in armonia con i nostri fratelli. Dio non può accettare la nostra offerta, se siamo in conflitto con i fratelli della comunità. All’inizio della celebrazione di ogni Messa, infatti, il sacerdote invita i fedeli nell’assemblea ad esaminare la propria coscienza, e introduce l’“atto penitenziale” con queste parole: “Fratelli e sorelle, per celebrare degnamente i santi misteri, riconosciamo i nostri peccati”. Non è possibile unirci a Dio, che è il Dio della pace e dell’amore, se avvertiamo in noi qualche conflitto non risolto con i nostri fratelli. Sarebbe una contraddizione condividere il pane eucaristico e vivere “la frazione del pane”, come veniva chiamata la celebrazione eucaristica nella prima Chiesa apostolica, senza essere in rapporti di pace e di amore con i nostri fratelli. Prendiamo sul serio questo avvertimento del Signore, e non lasciamo spazio a tali contraddizioni nella nostra vita.
Preghiera
Signore, rendimi buono amico di tutti, fa’ che la mia persona ispiri fiducia, che io non passi accanto a nessuno con lo sguardo indifferente, il passo affrettato e il cuore chiuso. Aiutami ad accorgermi subito se chi mi sta accanto è disorientato, preoccupato, solo o bisognoso.
Agire
Presterò attenzione per notare se accanto a me c’è qualcuno a cui può servire il mio aiuto, e lo assisterò.
Meditazione del giorno a cura di padre Miguel Angel Llamas, L.C., tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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